Giornata di brindisi e di discussione ieri per il sindaco Pisapia. «Dobbiamo lasciare alla città un grande progetto che renda Milano ancora più attrattiva e attraente», ha detto in Consiglio comunale a proposito dei circa 65 milioni di euro che il Comune incasserà grazie alla cessione del 2,5% delle azioni milanesi di A2A. La delibera è stata discussa ieri con una seduta fiume in cui sono stati passati in rassegna gli 89 emendamenti presentati dall'opposizione su utilizzi, Statuto, governance. «Sono convinto - ha detto Pisapia in merito alla scelta dell'aula di come destinare la somma - che bisogna evitare di dividere le somme future in tanti rivoli, perché poi si disperdono». Tra le proposte, progetti di riqualificazione dei parchi (Cave, Alessandrini e Forlanini), dei Navigli, creazione di un nuovo quartiere di edilizia popolare, del canale scolmatore per il Seveso o di usare la somma per «scontare» le bollette energetiche dei milanesi. In generale il sindaco ha spiegato che «vogliamo che A2A funzioni, dia dividendi e possa anche permettere alla città di fare investimenti importanti».
Sull'addio al duale, Pisapia ha ricordato che «per anni non ha funzionato bene, con continue discese in Borsa», tanto che «si è dimostrato in molti casi non efficiente e solo due società, tra quelle quotate in Borsa, lo hanno mantenuto».SCop
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