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Spray urticante in classe, sette all'ospedale TRA I BANCHI Nausea, bruciore agli occhi e alla gola E un grande spavento

Spray urticante in classe, sette all'ospedale TRA I BANCHI Nausea, bruciore agli occhi e alla gola E un grande spavento

Ancora un maligna nuvoletta di gas irritante in un ambiente chiuso, una scuola in particolare, ancora un volta malori, le sirene dei mezzi del 118, dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Alla fine, ancora una volta, l'agitazione e lo spavento sono stati di gran lunga superiore al reale pericolo. Alcune studentesse sono state visitate, qualcuna portata all'ospedale, ma nel giro di un'oretta tutto era finito e le attività didattiche potevano riprendere regolarmente. Non è la prima volta comunque che una bomboletta di spray al peperoncino causa un gran trambusto, nei mesi scorsi è già capitato in un ufficio postale, in una scuola, in un cinema e in un centro commerciale.
L'allarme, in questa ultima occasione è scattato all'Academy Center di Paderno Dugnano di via delle Industria 2, un istituto tecnico del «settore del benessere», cioè una scuola per parrucchieri ed estetisti. Ieri mattina una ragazza del secondo anno, Giulia B., ha portato in classe con una bomboletta di spray urticante al peperoncino. Cosa sia successo di preciso non è ancora chiaro, forse voleva solo mostrarla alle amiche, forse la «spruzzata» è partita inavvertitamente, o forse voleva fare un scherzo di cui non ha saputo calcolare la portata. In pochi istanti la stanza si è saturata, gli studenti, hanno dovuto scappare accusando come nausea, bruciori agli occhi e alla gola.
Dalla scuola è partito l'allarme e i primi ad arrivare sul posto sono stati i vigili urbani e i carabinieri di Paderno. Subito affiancati dal personale del 118, accorso sul posto con quattro ambulanze, un'auto medica e una vettura d'appoggio. Il protocollo prevede poi in casi del genere anche l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno impegnato un'autobotte e una carro «Nbcr», cioè nucleare, batteriologico, chimico e radiologico. Alla fine sono stati assistite 14 ragazze, sette delle quali poi ricoverate presso gli ospedali di Desio, Sesto San Giovanni, Cinisello più il Sacco e Niguarda.
Questi allarmi non sono una novità da quando sono entrati in commercio questi flaconi da difesa personale, spesso maneggiati incautamente. La mattina del 2 novembre 2010, un trans brasiliano ha vuotato una bomboletta all'interno dell'ufficio postale di via Sassetti, mandando tre persone all'ospedale. La sera del 7 marzo 2011 la rottura di uno questi apparati ha causato 300 intossicati all'interno del cinema Ariosto.

La mattina de 23 marzo 2012 l'allarme era invece scattato all'istituto alberghiero «Frisi» di via Cittadini, con nove studenti ricoverati. Infine il pomeriggio del 2 aprile 2012 un «mattacchione» ha nebulizzato il gas al centro commerciale Fiordaliso di Rozzano stracolmo di persone, scatenando il panico con decine di intossicati.

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