Cronaca locale

Stasera in Duomo c'è l'«Assassinio nella cattedrale»

Stasera in Duomo c'è l'«Assassinio nella cattedrale»

«Chi mi toglierà di mezzo questo prete intrigante?». Narrano le cronache che queste parole di re Enrico II d'Inghilterra siano costante la vita a Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury non più nelle grazie del sovrano. Era il 23 dicembre del 1170, il domani di oltre otto secoli fa, quando quattro sicari andarono da lui per ucciderlo. Li aspettò nelle sue vesti sacre da vescovo e si fece pugnalare senza opporre resistenza. Oggi Tommaso Becket è un santo, martire della Chiesa. E il protagonista di un'opera di Eliot, «Assassinio nella cattedrale», che ha segnato il dibattito sulla libertà di coscienza del Novecento. «Vero martire è colui che non desidera più niente per se stesso, neppure la gloria di essere un martire» dice il Thomas Becket di Eliot.
L'episodio venne inizialmente narrato nel «Becket ou l'honneur de Die», scritto nel 1910 Jean Anouilh da cui fu tratto il film «Becket e il suo re» con Richard Burton e Peter O'Tool. Eliot elaborò invece il suo testo nel 1935, trasposto poi in pellicola nel 1951 dall'austriaco George Hoellering e successivamente in opera da Ildebrando Pizzetti che debuttò alla scala nel 1958 . E «Assassinio nella cattedrale» stasera tornerà a essere protagonista in Duomo. Il nuovo dvd dell'opera sarà proiettato alle 19,30 su maxischermo ad altissima definizione. L'opera di Pizzetti è offerta dalla Veneranda Fabbrica del Duomo. Si tratta di un bis, dopo il fortunato debutto del dvd realizzato da Veneranda Fabbrica in collaborazione con Casa Ricordi, che ha avuto grande successo in Duomo nel luglio 2012.
Lo spettacolo arriverà dopo la Messa celebrata alle 17,30 dall'arcivescovo Angelo Scola, che chiude la predicazione del cardinale in preparazione del Natale. Oggi, sesta domenica d'Avvento, si festeggia la solennità della Divina Maternità della Beata Vergine Maria. Prima della celebrazione, a partire dalle 17, sarà possibile assistere a un concerto organistico del maestro Emanuele Vianelli «come momento di elevazione spirituale».

Celebrazioni dunque pensate anche per chi non frequenta abitualmente la Messa.

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