Strangolata per 500 euro: fermato il fratello

Strangolata per 500 euro: fermato il fratello

Ha ammazzato la sorella per 500 euro. Con questa accusa infamante è stata arrestato ieri all'alba Mirco Boscani, 46 anni. Secondo i carabinieri la mattina del 17 sarebbe stato sorpreso da Loredana mentre arraffava tutto i quattrini trovati in casa. Da qui la lite culminata con l'omicidio della donna colpita al capo e poi strangolata con un cordino. Senza immaginare di aver lasciato sul corpo della vittima tracce di Dna che l'avrebbero poi incastrato.
Loredana Boscani, 50 anni, è stata una donna poco premiata dalla vita. Cresciuta all'ottavo piano di un modesto appartamento dell'Aler in via delle Margherite 6 a Rozzano, aveva visto morire il padre, infermare la madre e infine il fratello andare alla deriva giorno dopo giorno. Senza avere così la possibilità di farsi una vita tutta propria. Rimasta nubile, si era dedicata ala cura della mamma ormai inferma a letto e a respingere le continue richieste di quattrini di Mirco. Tanto che nel 2008 era stata costretta a denunciarlo per aver falsificato la sua firma su certi assegni. Infine l'ultima mazzata, l'azienda dove lavorava come operaia va in difficoltà e la licenzia. Lunedì 17 sarà il suo primo giorno di mobilità. E l'ultimo della sua vita.
Mirco Boscani c'ha sempre messo di suo per non riuscire a trovare un'occupazione stabile, fin da quando ha cercato di lavorare nella modesta impresa di tappezziere del padre. Poi alla sua morte, ha inanellato una serie di mestieri precari. Era poi finito a vivere a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia insieme alla sua compagna e alla figlioletta. La situazione economica per la famiglia, sempre difficile, si era fatta drammatica quando sei mesi fa anche la donna aveva perso il suo impiego di operaia. Mirco non riesce più nemmeno a pagare bollette e affitto.
Così le sue richieste di denaro si erano fatte sempre più insistenti e durante le sue visite mensili alla madre e alla sorella i litigi sono all'ordine del giorno. Lo testimoniano i vicini, qualcuno ricorda anche come Loredana si lamentasse perché, dopo ogni sua partenza, sparivano soldi da casa. Inevitabile quindi che quando una vicina dei Boscani, che attendeva una visita di Loredana, va a cercarla e la trova morta in cucina, i primi sospetti cadano su di lui. Mirco ammette di aver passato il fine settimana a Rozzano ma giura che quando lui è partito per Pistoia lunedì alle 10, sua sorella era ancora viva.
I carabinieri riescono però a evidenziare una serie di piccole contraddizioni. Inoltre non trovano tracce di 500 euro che Loredana custodiva in casa e cominciano a sospettare che Mirco se ne sia appropriato ma sia stato scoperto da Loredana, scatenando la sua furia omicida.

Riescono a raccogliere residui organici nelle unghie della vittima, materiale poi esaminato in laboratorio. E proprio nella notte tra sabato e domenica arriva il responso: il Dna appartiene sicuramente a un maschio con un profilo genetico simile a quello della vittima. E per Mirco Boscani si aprono le porte del carcere.

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