Ucciso a calci e pugni in mezzo alla strada

Ucciso a calci e pugni in mezzo alla strada

Il video girato da Marzio Ferrario dura pochi istanti, sufficienti per vedere il filippino a terra, ormai incapace di reagire. Un primo connazionale continua a prenderlo a pugni, un altro gli sferra un calcio alla testa, il terzo osserva la scena. Colpi di una violenza inaudita, e infatti la vittima cesserà di vivere poco dopo al Fatebenefratelli. Lo stesso Ferrario, consigliere di zona 9, aiuterà poi un agente della polizia penitenziaria a fermare i tre assassini che si calmano subito. Ridacchiano, chiacchierano come non si siano resi conto della gravità del loro gesto e, quasi a minimizzare, indicano l'uomo a terra come un «amico». Comportamenti tipici di chi è «strafatto» e infatti in tasca alla vittima i militari troveranno 5 grammi di «shaboo» la micidiale droga filippina.
Muore così in un sera di metà autunno Topacio Anthony Edison, 34 anni, sposato con una bimba, già noto come ladruncolo e ricettatore. La sostanza che gli è stata trovata in tasca indica come abbia tentato il «salto di categoria», in un ambiente però dove il minimo sgarro viene pagamento duramente. I tre che l'hanno pestato a morte forse sono altri pusher, forse clienti a cui aveva tirato qualche «fregatura». Spetterà alle indagini dei carabinieri della compagnia Duomo diretti dal maggiore Francesco Novi appurarlo.
Resta per il momento la furia cieca con la quale i tre hanno colpito, con ogni probabilità sotto effetto dello «shaboo», una metanfetamina molto diffusa nelle Filippine e in altri Paesi poveri dell'Asia, per il suo basso costo. Molto più potente della cocaina, dà una forte carica, non fa sentire sonno e fatica e il suo effetto non si esaurisce prima di 6/12 ore. In Italia è arrivata con la comunità filippina anche se è la prima volta che causa un delitto e in forma così bestiale.
I quattro abitano in quattro diversi, e distanti, punti di Milano e si erano dati appuntamento davanti al Bingo all'incrocio tra viale Marche e viale Zara. Evidentemente un chiarimento, che però sfocia subito nella brutale aggressione. Leonyl Del Chica, 26 anni, Raffael Pujones, 24, entrambi con precedenti per rissa e lesioni, e Marc Dimapasoc, 27 anni, incensurato, si lanciano su Topacio e iniziano a colpirlo a calci e pugni. Un pestaggio selvaggio mirato a fare molto male. Qualcuno uscendo dal Bingo grida di smettere, ma loro proseguono imperterriti e non si fermano neppure quando ormai la vittima non reagisce più ai loro colpi. L'epilogo si vede nel filmato. Mentre uno si allontana e si accende una sigaretta, un altro tiene bloccata la vittima con il suo corpo e continua a colpire.

Poi arriva il terzo, che sferra al calcio alla testa e quindi si allontana tutto fiero, ridendo. Poi si vede un uomo corpulento, l'agente della polizia penitenziaria, qualificarsi e fermare i tre che verranno poi consegnati ai carabinieri.

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