Sono circa 20mila i bambini lombardi che rischiano di non poter accedere ai servizi all'infanzia a settembre se non si metteranno in regola con le vaccinazioni. si parla di 4000 «inadempienti» in media per coorte di nascita dai 13 mesi a 6 anni. Gli alunni non vaccinati che frequentano la scuola dell'obbligo ovviamente saranno comunque ammessi in classe ma i genitori multai.
Ieri l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha chiarito, a proposito della presunta scadenza del 10 luglio stabilito dalla Legge Lorenzin, che i genitori non hanno più l'obbligo di presentare i certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni scolastiche, perché il «sistema ormai automatizzato evidenzia le situazioni irregolari che vengono comunicate alle istituzioni scolastiche al fine di provvedere a richiedere i documenti eventualmente mancanti ai genitori. Uno sforzo considerevole sottolinea l'Assessore Gallera che prevede la trasmissione e la verifica di circa 42 milioni di dati vaccinali nel rispetto della privacy. Un lavoro importante, svolto in collaborazione con le strutture informatiche regionali».
Nessun obbligo o scadenza per le famiglie i cui ragazzi sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Per gli altri, ambulatori aperti anche senza appuntamento. Ma in caso di inadempienza prolungata, scattano le sanzioni.
Dall'anno scolastico scorso l'anagrafe informatizzata di Regione Lombardia ha effettuato lo scambio diretto delle informazioni tra le Agenzie per la Tutela della Salute e gli istituti scolastici, nel rispetto delle tempistiche richiamate dal Governo e previste dal Piano nazionale vaccinale: «Siamo a conoscenza di quali siano le posizioni ancora irrisolte, riferite alla mancata somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie e le ATS comunicano questo dato direttamente alle scuole» conclude Gallera.
In caso di inadempienza, è prevista la convocazione dei genitori dei minori e un invito diretto a regolarizzare la relativa posizione, fornendo loro tutte le indicazioni e le informazioni del caso.
«Al fine di agevolare le famiglie dei minori di età 0-6 anni non in regola con le vaccinazioni spiega Gallera che avevano fissato almeno due appuntamenti, poi disattesi, abbiamo attivato l'apertura di ambulatori vaccinali ad accesso libero fino al 31 agosto. Qualora permanesse l'inadempienza, l'Ats di riferimento provvederà ad attivare il percorso sanzionatorio.
L'attivazione di percorsi informativi adeguati conclude l'assessore in combinato disposto con le procedure di legge, ha permesso alla Lombardia di superare la soglia di copertura del 95 per cento prevista dal Piano Nazionale sia per l'Esavalente che per la Trivalente morbillo-parotite-rosolia».
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