Vigili aggrediti, il Sulpm: «Subito i daspo urbani»

Il sindacato dei ghisa attacca il sindaco: «Si assuma le sue responsabilità, Milano in ritardo»

(...) Duomo si è consumata l'ennesima aggressione ai danni degli agenti, per mano i venditori abusivi. «Che si sentono impuniti e sanno perfettamente che in Italia anche se ricevono condanne o commettono reati minori la fanno franca» aggiunge Fabrizio de Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia. Al centro del dibattito il decreto Minniti nel duplice «binario» dei Daspo urbani e dei centri per il reimpatrio, che ancora a Milano non sono stati applicati.

Una decina di giorni fa, infatti, il sindaco Beppe Sala, ha espresso le sue perplessità sull'efficacia del provvedimento, dicendosi «molto cosciente dei limiti: il Daspo prevede di fatto che ci sia un controllo perché non venga reiterato il comportamento anomalo, ma farlo sull'intera città non è così semplice. Quello utilizzato per lo stadio lo capisco al 100 per cento, ma quello per la città mi pare una delle questioni che poi vengono politicizzate e nella pratica sono poco efficaci».

I fatti: nel tardo pomeriggio di sabato un venditore abusivo senegalese, in compagnia di due connazionali, ha iniziato a provocare i vigili in piazza Duomo con gestacci. I due agenti che si sono avvicinati per chiedere i documenti, oltre a ricevere un netto rifiuto (i due senegalesi sono regolari), sono stati spintonati e accerchiati da una quindicina di connazionali. Sul posto sono accorse delle pattuglie dei vigili: l'aggressore è stato arrestato mentre due agenti sono stati portati in ospedale, con una prognosi di cinque giorni per la colluttazione.

«L'abusivismo, l'illegalità, il degrado si possono combattere, ma chi ha il compito di dare gli strumenti alle forze dell'ordine per farlo, si assuma la responsabilità per i suoi ritardi. Perché il Comune dopo un anno non ha ancora modificato il regolamento di polizia urbana?» si chiede il segretario regionale del Sulpm Daniele Vincini. Oggi i venditori non autorizzati vengono multati con una sanzione di 3mila euro, con il Daspo urbano, una reiterazione di violazioni e di ordini di allontanamento, potrebbe portare ad un provvedimento del Questore per il divieto di ingresso in tutta o in parte della città fino a sei mesi che, se violato, comporterebbe una denuncia penale. «Non credo che il Daspo possa essere una soluzione nei confronti dei delinquenti - spiega Fabrizio de Pasquale che un anno fa si era fatto promotore di una mozione in consiglio comunale per chiedere l'emanazione delle ordinanze, bocciato dalla sinistra - ma certamente le ordinanze potrebbero aiutare a risolvere il problema dell'abusivismo, dello spaccio e della prostituzione».

Non solo, «da realizzare - continua de Pasquale - anche il centro per il reimpatrio, previsto dal decreto. Milano è piena di gente che ha fogli di via e decine di denunce e che continua a circolare impunemente, a discapito della sicurezza dei cittadini».

Marta Bravi

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