Una voce della Scala per ricordare Chet Baker

Concerti al via con un omaggio al grande trombettista: sul palco il tenore Bellanca

Una voce della Scala per ricordare Chet Baker

C'è da dire che l'impegno di certe amministrazioni locali, vedi quelle di alcune zone lombarde, è un vero toccasana per il jazz, già proprio così. Un genere quello della composizione estemporanea che notoriamente «soffre» - sempre meno locali, pubblico da svecchiare un po', non tante rassegne -, ma che comunque per la buona volontà di certi Comuni e schiere di volontari continua a tenere la testa alta. Quadro generale a parte, scendendo nel concreto e a livello locale da domani parte «Il Crema jazz art festival» (da oggi al 15 luglio, sei giorni di musica, mostre fotografiche e iniziative collaterali, l'intero programma sul sito: http://www.cremajazzart.it/).

Un'iniziativa che «batte il quattro», come fanno sapere gli organizzatori riferendosi al numero delle annate. Un traguardo raggiunto anche attraverso l'impegno del direttore artistico Giovanni Mazzarino e della curatrice Valentina Gramazio. Musica per tutti.

Cultori, appassionati, curiosi, cittadini e forestieri siete avvisati: l'incipit della rassegna è affidato al jazz vocalist nonché tenore del Coro della Scala di Milano Giuseppe Bellanca; per l'occasione l'appuntamento al chiostro del B&B San Clemente come per tutti i concerti - o quasi - a partire dalle ore 21. Progetto titolato «Thinking Chet» per ricordare Chet Baker. Ad accompagnare il vocalist ci sarà il trio Alfonso-Conte-Pinciotti. Non solo.

Numerosi saranno gli artisti nostrani e non con progetti originali. Vedi la rilettura dei brani della star del pop-dance Madonna fatta da Michela Lombardi e Riccardo Fassi Trio (13 luglio) e, ancora, l'arrivo il 14 del trombettista Joe Magnarelli - leader del Real Jazz dello Smalls Live Collective - che porta in giro per il mondo le sonorità newyorkesi; e da non dimenticare, tra quelli in cartellone: Robert Donisolo Quartet (il 15). Dulcis in fundo, le cosiddette iniziative collaterali, proposte come quella che verrà proposta a partire da domani dal fotografo Danilo Codazzi, all'idea è stata data come titolo «La musica è una - sulle tracce di Antonio Stradivari» al centro Sant'Agostino». Si tratta di una personale del fotografo cremonese che ha ritratto i più importanti jazzisti del mondo in transito nei festival e nelle rassegne del territorio. Al centro dunque Stradivari che ovviamente con l'arte dell'improvvisazione non c'entra nulla; ma era impossibile - vista la località - anzi era doveroso fare un omaggio ai luoghi in cui ha vissuto il grande maestro italiano della liuteria e i siti del suo prezioso lavoro. Ma le note non bastano.

In tutto questo da non dimenticare la parte «divulgativa del festival, una conferenza a cura del musicologo e storico Maurizio Franco che proprio oggi, presso il chiostro del B&B San Clemente, proporrà una conferenza su una star della costellazione

jazzistica, ovvero «Chet Baker». Un incontro che è stato organizzato proprio per i 30 anni dalla scomparsa del grande trombettista e cantante che non ebbe una vita facile tra rovesci di fortuna, droga e infine il declino.

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