«Una minaccia». «No, impatto zero». È la guerra del Gran premio

Monta la protesta contro il Gran premio di Formula Uno all’Eur. Ieri gli esponenti delle varie associazioni che si oppongono allo sfrecciare dei bolidi nel quartiere-gioiello a Sud della capitale hanno fatto sentire forte e chiara la loro voce: «Da mesi ormai siamo costretti a inseguire le interviste rilasciate ai media dagli organizzatori del GP di F1 all’Eur per farci un’idea di quello che sta per avvenire nel nostro quartiere. Nessun progetto che non si riduca a buoni propositi o ad un tratto di penna rossa su una cartina geografica. Non è stata comunicata alcuna cifra che attenga a costi e ricavi, cubature da realizzare, alberi da rimuovere, analisi di impatto acustico ed analisi di impatto ambientale», accusa Marco Mattei, presidente del Comitato contro la Formula 1 all’Eur. «Dal sindaco di Roma non vogliamo la Formula Uno, ma la Formula Magica per questa città: ovvero, la sostenibilità, parola d’ordine che governa le scelte urbane nel terzo millennio, il tempo delle grandi emergenze ambientali», attacca Annamaria Procacci, consigliere nazionale dell’Enpa. E mentre Walter Caporale, presidente di Animalisti italiani onlus, parla di «barbaro attacco alla città di Roma, ai suoi abitanti, alla natura e agli animali», e Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, ricorda i tanti video-appelli ospitati sul sito www.ilrespiro.eu: «Mente sapendo di mentire chi parla di un Gran Premio di Formula Uno a Roma privo di impatto ambientale. E sono campate per aria le stime sul giro d’affari e sulle ricadute economiche che, come sempre, sarebbero effimere e a vantaggio dei soliti noti.
Naturalmente l’amministrazione reagisce indignata di fronte a tanti e veementi attacchi: «Ribadiamo che stiamo già confrontandoci con le associazioni ambientaliste, di concerto con il XII Municipio, al fine di realizzare un gran premio a impatto zero, che tenga conto dei vincoli ambientali, ma anche dell’urbanistica e della mobilità dell’area interessata dal tracciato», dice il delegato allo Sport, Alessandro Cochi. «Il Gp di Formula Uno a Roma rappresenta un’occasione unica, irripetibile per lo sviluppo dell’economia romana, del turismo, dell’occupazione laziale - ricorda Samuele Piccolo, vicepresidente del consiglio comunale. - Questo è un dato certo, ineluttabile come altrettanto certo che un circuito di F1 deve essere costruito tenendo presente la salvaguardia dell’ambiente, della flora e della fauna presente nel territorio localizzato».

«Siamo e rimarremo sensibili a tutte le necessità degli abitanti dell’Eur e di Roma e non vareremo alcun programma che potrà creare danni al quartiere. Questo è il mio personale impegno», garantisce infine Maurizio Flammini, presidente di Fg Group e «padre» del Gp di Roma.

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