Mini-computer in tasca a ogni medico L’idea per ridurre gli errori in corsia

Un minicomputer per ogni camice bianco. Uno scenario che potrebbe rivoluzionare il modo di lavorare dei medici in tempi brevi. Un apparecchio di questo tipo è già in fase di sperimentazione in diverse strutture universitarie degli Stati Uniti, a partire dal Medical center dell’Università della California: si tratta di un cosiddetto «tablet pc», un piccolo computer con uno schermo «touch screen», in grado di eseguire una serie di operazioni di raccolta dati durante la visita di un paziente. Il medico potrà scrivere appunti sullo schermo del computer (che è in grado di riconoscere la scrittura), scattare foto di ferite per documentarne l’evoluzione, registrare commenti audio, ricevere dati dal bracciale elettronico del paziente, altro progetto che si sta sperimentando (il bracciale permette ad esempio di identificare un paziente e recuperare i dati della sua cartella sanitaria).

Il potenziale innovativo del C5 (è il nome del pc in fase di sperimentazione) sta non tanto nelle funzioni, quanto nel fatto che è di piccole dimensioni e sostituirebbe diversi apparecchi più ingombranti e diversi passaggi di dati da uno strumento all’altro, diminuendo la frequenza degli errori. A credere nel progetto è un colosso come Intel, big mondiale dei microchip per computer.

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