Miracolo di Liegi

Non si tratta di un miracolo eucaristico vero e proprio, bensì di tutto quello che, miracoli compresi, condusse all’istituzione della festa del Corpus Domini. Scrive Sergio Meloni in Andare per miracoli eucaristici (Segno) che tutto iniziò con s. Giuliana di Liegi, nata a Retinne verso il 1192. Rimaste orfane, lei e la sorella vennero affidate al monastero di Cornillon, nel quale trovarono la loro vocazione. Giuliana, favorita da doni mistici, ebbe per anni una singolare visione: la luna, con sopra l’immagine di Cristo mancante di una parte. Le fu soprannaturalmente rivelato che occorreva istituire una grande ricorrenza. Giuliana chiese consiglio alla consorella Isabella di Euy, anch’ella dotata di carismi mistici. Dopo un anno di preghiere, quest’ultima sciolse l’enigma. Furono messi a parte della cosa i teologi Giovanni di Losanna e Roberto Trote; questi riuscirono a far celebrare la festa del Corpus Domini nella diocesi di Liegi il 5 giugno 1247. Fu la prima. Ma proprio l’insistenza su questa devozione cagionò a Giuliana una serie di opposizioni, ostacoli, calunnie. Giudicata una pericolosa visionaria, dovette cambiare aria più volte. Morì nel 1258 nel monastero di Fosses, presso Namur. Ma le cose ormai procedevano per conto proprio. Uno dei confessori della santa a Liegi era il canonico Jacques Pantaléon, originario di Troyes.

Questi divenne patriarca di Gerusalemme e nel 1261 fu eletto papa col nome di Urbano IV, succedendo ad Alessandro IV. Il nuovo pontefice riabilitò la santa e a partire dal 1265 estese la festa del Corpus Domini a tutta la cristianità.

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