Più che una sentenza, suona come una stroncatura. Perché non pagare lEcopass per il solo fatto di montare un filtro antiparticolato è «in aperta contraddizione con i principi di proporzionalità del chi inquina paga», è «unirragionevole equiparazione tra coloro che hanno montato un filtro su unauto Euro 1 e coloro che sono in possesso di una vettura Euro 5», perché «non tutti i filtri garantiscono lo stesso livello di abbattimento dellinquinamento da particolato» e nemmeno «sono in grado di agire sugli altri inquinanti, come invece avviene con il sistema di classificazione dei veicoli». Così, il Tar accoglie il ricorso del Wwf e delle mamme antismog, e annulla la delibera del 24 dicembre 2009 nella parte in cui il Comune inseriva le automobili diesel con fap omologato nella classe II di inquinamento. Ovvero, quella dei veicoli esentati dal ticket.
Ma a colpire è la nettezza con cui i giudici si schierano contro Palazzo Marino. Primo, viene respinta leccezione del Comune secondo la quale sono pochi i veicoli interessati dallesenzione, e ridotte le conseguenze sulla qualità dellaria. «È la stessa amministrazione - ribatte il Tar - ad ammettere la presenza di un impatto non trascurabile di tali veicoli», anche se «dai dati forniti dal Comune non si riesce a ricavare con certezza limpatto che lesenzione produrrebbe sullaria cittadina». Lanalisi di Palazzo Marino, infatti, «si basa su un campione di dati che non è certo essere corrispondente alleffettivo numero di veicoli circolanti che hanno installato i filtri». Inoltre, «anche se si trattasse di un numero limitato di veicoli, leventuale abbattimento dellinquinamento contribuirebbe comunque al miglioramento delle condizioni dellambiente». Come a dire: piuttosto che niente, meglio piuttosto. Il punto è che «non tutti i filtri garantiscono lo stesso livello di abbattimento dellinquinamento». Con alcuni (utilizzabili solo su alcuni tipi di vetture) «labbattimento del gas di scarico raggiunge oltre il 90%», con altri - la maggior parte - «labbattimento medio raggiunge il 30%». Per questo, «lesenzione generalizzata dal pagamento dellEcopass per tutti i veicoli che hanno installato un qualsivoglia filtro determina una irragionevole equiparazione» tra automobili di classe diversa. Insomma, un Euro 1 con fap non può equivalere a un diesel Euro 5. Perché Ecopass, in teoria, dovrebbe «addossare i costi del sistema in modo proporzionale allincidenza negativa che ciascuno eseercita sullambiente».
Dai giudici, infine, unultima reprimenda allamministrazione. «Il perseguimento di obiettivi in materia di politica ambientale è legato anche alladozione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, che devono essere indirizzati dalle politiche pubbliche verso condotte ecocompatibili».
Misure antismog, i giudici bocciano il Comune
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