da Milano
Ultimi ritocchi per le nozze Mittel-Hopa. Lappuntamento è lunedì quando, in anticipo rispetto alle previsioni, si riunirà il vertice della finanziaria del tandem Giovanni Bazoli e Romain Zaleski. Nelle stesse ore o il giorno successivo sarà il turno di Hopa e Fingruppo.
I dettagli finali delloperazione saranno messi a punto nel weekend. Da oggi sono previsti incontri non stop tra Merrill Lynch e Goldman Sachs, ma lo schema di base è pronto. Mittel entrerà con il 51% in Fingruppo, primo socio di Hopa con il 27%, pagando cash i suoi azionisti, capitanati da Chicco Gnutti. Lesborso è stimato in 250 milioni. E il pagamento per le decine di soci della holding è previsto «pro rata», per garantire una sorta di «par condicio».
Loperazione è volta a riequilibrare il rapporto di forze tra le due promesse spose che dovrebbero poi fondersi con unoperazione carta contro carta che consentirebbe ai soci di Hopa di ottenere titoli quotati e quindi facilmente liquidabili.
Le valutazioni delle due società sarebbero state fatte sulla base dei 450 milioni per Mittel e 1.200 per Hopa, in entrambi i casi al netto dei debiti. E nel caso di Hopa la cifra comprende la preziosa partecipazione del 3,7% in Telecom, eredità del divorzio tra Gnutti e Tronchetti.
Dopo il chiarimento sulla tempistica richiesto dalla Consob, lattesa è dunque per un fine settimana di trattative serrate, soprattutto sui concambi, e cioè sulla congruità delle valutazioni fin qui espresse. Ma non solo: devono essere messe a punto la governance e il ruolo delle banche, azioniste principalmente di Hopa, ma in parte anche di Fingruppo. Interessati alla partita sono Mps, Antonveneta, Unipol e Bpi. Ma in misura minore anche Popolare Vicenza e Banca Lombarda.
Lesito sarà comunque la nascita di una «mini-Mediobanca».
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