La moglie in pianto sulla curva della tragedia

Livorno. Sono usciti dall'albergo ieri mattina alle 10.40, con gli occhi gonfi di lacrime. Anne Sophie, capelli biondi raccolti in una coda, maglietta bianca e un paio di jeans, non è riuscita a dormire neanche un po'. Con lei il papà di Wauter, Eric, la mamma Nele, la sorella e altri famigliari. Alle 11.10 salgono verso il passo del Bocco, dove Wauter ha perso la vita. Anne Sophie ha in mano un cuore rosso di pezza e un mazzo di calle bianche: s'inginocchia nel punto esatto dove il suo amore ha cessato di vivere, e si lascia andare in uno straziante pianto.
Solo nel primo pomeriggio, alle 14.30, raggiungono l'ospedale di Lavagna, dove Wauter è stato sottoposto ad autopsia (morte immediata). A papà Eric, che nella notte scorsa aveva vanamente invitato i compagni di squadra ad andare avanti, è toccato anche il triste compito di riconoscere il figlio. Solo poco prima delle 18 la compagna e i famigliari hanno potuto vedere il corpo ricomposto dello sfortunato corridore belga e in quel momento il dolore si è trasformato in disperazione. Weylandt è stato rivestito con una tuta e le scarpe da ginnastica della squadra.


In tarda serata tutti i famigliari hanno raggiunto l'albergo della squadra, a Livorno. Questa mattina il ritorno in Belgio, per tutti. Il magistrato ha disposto il nulla osta per l'espatrio di Wauter. I funerali si dovrebbero tenere a Gand domani.

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