Bimba va dal medico per un mal di pancia, poi la scoperta: è cancro

Dopo diverse visite, ad una bimba inglese di 3 anni che soffriva di mal di pancia viene riscontrato un tumore al quarto stadio. La piccola, dopo pesanti cure e una operazione, oggi è migliorata ma resta sotto osservazione per possibili ricadute

Bimba va dal medico per un mal di pancia, poi la scoperta: è cancro

Pensa che la figlioletta di 3 anni stia soffrendo per dei comuni, quanto fastidiosi, mal di pancia. Ma, dopo aver completato la cura antibiotica prescritta dal proprio medico, una giovane mamma di 23 anni scopre che la bimba ha un cancro al quarto stadio.

La drammatica storia, riportata dal britannico Sun, proviene da Collumpton, piccolo paese della Contea del Devon nel Regno Unito. La donna, Enya Gooding, lo scorso giugno aveva portato sua figlia Cayla dal medico per dei forti e costanti dolori di pancia.

Il dottore, dopo aver visitato la paziente, ritiene che il fastidio sia dovuto ad un'infezione delle vie urinarie e, per questo, le prescrive una cura antibiotica. Dopo una settimana di trattamento, però, le condizioni della bimba non migliorano.

La mamma, sempre più preoccupata, decide allora di consultare un altro pediatra. Dopo nuovi accurati esami, arriva un durissimo responso. La piccina “ha un cancro al quarto stadio”. Una notizia che, inevitabilmente, ha gettato nel più totale sconforto la famiglia.

"Il mio cuore è affondato, li ho sentiti dire che avevano trovato un tumore. Io e Brad (il padre di Cayla, ndr) siamo crollati, non riuscivamo a parlare. Non so se c'è un modo giusto per agire in quella situazione, abbiamo solo dovuto fare ciò che era giusto per noi e in quel momento ho capito che Cayla aveva bisogno che restassi calma" ha affermato la mamma ricordando quei drammatici giorni di giugno.

Eppure, nessuno ha avuto voglia di mollare senza provare a fare qualcosa per salvare la vita alla bimba. Così, Cayla viene sottoposta ad otto cicli di chemioterapia in soli 70 giorni, oltre a un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, la chemioterapia e la radioterapia ad alte dosi.

Cure che avrebbero abbattuto ogni altra persona ma che la piccina riesce ad affrontare con uno straordinario coraggio. Sono passati oltre sei mesi dall’inizio dell’incubo e oggi la bambina sta meglio anche se la sua resta comunque una situazione delicata.

La famiglia ha lanciato una raccolta fondi per un trattamento vaccinale negli Usa per prevenire possibili ricadute. “Quando è tornata a casa è stato così bello. Il suo appetito era migliore di prima” ha detto, felice, la mamma.

Tra qualche

giorno Cayla dovrà tornare in ospedale per le analisi per valutare se è davvero in via di guarigione prima del ciclo finale di radioterapia alla fine del mese. Tutti sperano che il dramma vissuto sia solo un brutto ricordo.

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