Brexit, Londra è inamovibile: "Non daremo 100 miliardi all'Ue"

Il ministro Davis mette in chiaro: "Non pagheremo. Ora discutere nei dettagli"

Brexit, Londra è inamovibile: "Non daremo 100 miliardi all'Ue"

Cento miliardi di euro. È questa l'ultima cifra che viene da Bruxelles, indicativa di quanto i Paesi dell'Unione Europea intendono chiedere a Londra per procedere con la Brexit, secondo quanto riporta il Financial Times, che cita una propria analisi sulle richieste portate avanti da Francia e Germania.

Una somma ben superiore a quei 60 miliardi di cui aveva già parlato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e che servirà a coprire, tra l'altro, i costi dell'amministrazione europea fino al 2020. Una cifra che non piace per nulla a Londra e che rappresenta uno degli ostacoli più ardui da suprerare lungo il percorso verso l'addio definitivo della Gran Bretagna.

"Non pagheremo 100 miliardi", ha messo in chiaro David Davis, ministro britannico per la Brexit, ribadendo il punto di vista già avanzata dal premiert Theresa May, che nei giorni scorsi aveva promesso inflessibilità e fatto capire che un "conto all'uscita" era un'idea del tutto sgradita a Londra.

"Il Regno Unito non potrà evitare di pagare tutto quello per cui si è impegnata fino a che è stato membro dell'Ue", ha tuttavia risposto il capo negoziatore Ue Michel Barnier presentando il suo mandato negoziale.

"Non si tratta di una punizione, o di un conto che il Regno Unito è chiamato a pagare per avere scelto la Brexit - ha precisato - Si tratta di rispettare con senso di

responsabilità gli impegni presi, che riguardano migliaia di collettività, imprese, progetti per i quali il denaro è già stato stanziato. Immaginate che problemi creerebbe un'amputazione o interruzione di tali progetti".

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