La Casa Bianca pensa a nuove sanzioni, l'Iran lancia un altro missile

L'Iran ha lanciato un missile Mersad poche ore dopo la possibile designazione del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica come organizzazione terroristica

La Casa Bianca pensa a nuove sanzioni, l'Iran lancia un altro missile

L’Iran ha lanciato un missile a corto raggio Mersad. Il missile, versione decodificata del MIM-23 Hawk della Raytheon, è precipitato a 56 chilometri di distanza. Poche ore fa, razzi Safir, che utilizzano i medesimi componenti necessari per un missile balistico intercontinentale, sarebbero stati rilevati in posizione di lancio ad est di Teheran. Si ignora il motivo per cui tali test siano stati abortiti. Il missile Mersad è stato lanciato poche ore dopo la possibilità che la Casa Bianca, possa designare come organizzazione terroristica il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.

L’IRGC è il più potente organo militare dell’Iran. Diverse agenzie governative degli Stati Uniti sarebbero state consultate sulla proposta che, se venisse attuata, si aggiungerebbe alle misure restrittive già in atto, ma che non intaccano i precedenti accordi sul nucleare. L'Iran nega ogni coinvolgimento in attività terroristiche.

Definire il più potente organo militare dell’Iran come organizzazione terroristica

Spetterebbe al presidente Trump firmare l’ordine esecutivo poi ratificato dal Dipartimento del Tesoro, ma al momento la proposta sembra essere stata congelata. Definire la più potente istituzione militare e politica dell’Iran come organizzazione terroristica, potrebbe avere effetti potenzialmente destabilizzanti ed acuire ancora di più le tensioni nella regione medio orientale. Senza considerare, infine, il ruolo delle milizie sciite sostenute dall'Iran contro lo Stato islamico.

La scorsa settimana, l’amministrazione Trump ha elevato sanzioni contro 13 persone e 12 aziende iraniane, come rappresaglia per l’ultimo test balistico effettuato dalla Repubblica Islamica. Teheran avrebbe lanciato un missile balistico ad alta precisione a medio raggio Khorramshahr.

Le restrizioni fondamentali sul programma nucleare iraniano imposto in virtù di un accordo negoziato a livello internazionale, non contengono disposizioni su possibili lanci missilistici convenzionali. Teheran si sarebbe impegnata a non condurre test balistici per i successivi otto anni dall’entrata in vigore dell’accordo, poi codificato nella risoluzione 2231 delle Nazioni Unite. Risoluzione approvata in parallelo, ma indipendentemente dall'accordo nucleare. Nella precedente risoluzione del 2010, vi era invece l’assoluto divieto di testare missili capaci di trasportare testate nucleari.

Le nuove sanzioni firmate da Trump rappresentano una continuazione della linea punitiva dell'amministrazione Obama, che non intaccano gli accordi posti in essere. Le misure restrittive sono state definite dalla Casa Bianca come la punta dell’iceberg della nuova linea politica nei confronti dell’Iran.

Da vent’anni, il Dipartimento del Tesoro aggiorna periodicamente la sua black list, designando decine di soggetti ed enti collegati o affiliati con il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, così come avvenne per la Forza Quds nel 2007, accusata di sostenere il terrorismo. Nel quadro di revisione della politica nei confronti dell’Iran, l’amministrazione Trump vorrebbe dissuadere gli investimenti stranieri a causa del coinvolgimento dell’IRGC nei principali settori dell’economia del paese.

Nel migliore dei casi, una sanzione diretta contro il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica rafforzerebbe i sostenitori della linea dura di Teheran a discapito dei moderati, con effetti a cascata che si ripercuoterebbero direttamente nella guerra contro lo Stato islamico. Nel peggiore dei casi potrebbe scoppiare un conflitto armato nel Golfo Persico. Le Guardie della rivoluzione rispondono direttamente al leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei.

La Guardia Rivoluzionaria possiede circa mille piccole e veloci imbarcazioni utilizzate per pattugliare la costa iraniana. Il loro impiego è determinante nella tattica asimmetrica a sciame, perfezionata dalla fine del 1988 dalla Guardia Rivoluzionaria per interdire l’ingresso nel Golfo Persico.

Il test delle ultime ore non rientrerebbe nel

JCPOA. Teheran sostiene che il programma missilistico del paese è progettato per la difesa con esclusiva capacità di carico utile convenzionale. E’ anche vero, che il Joint Comprehensive Plan of Action è noto solo in parte.

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