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Corea del Sud, lo scandalo che ha travolto la presidente Park

Dietro lo scandalo di corruzione della presidente della Corea del Sud Park Geun-Hye si nascondono dei misteri riguardanti la famiglia Choi

Corea del Sud, lo scandalo che ha travolto la presidente Park

Al centro dello scandalo che ha travolto la presidente sudcoreana Park Geun-Hye c'è un oscuro personaggio, Choi Soon-Sil, senza alcun incarico ufficiale, la cui famiglia da decenni è vicina all'attuale capo di Stato.

Il primo contatto con i Park lo siglò infatti il padre della Choi. Monaco buddista convertito al cattolicesimo, sei matrimoni alle spalle, ex agente di polizia, Choi Tae-Min - morto nel 1994 a 82 anni- aveva fondato un movimento religioso battezzato Chiesa della Vita Eterna, frutto del sincretismo tra buddismo, cristianesimo e un culto sciamanico locale.

Choi Tae-Min riuscì a intrufolarsi nella vita di Park Geun-Hye nel 1974, quando lei era traumatizzata dall'assassinio della madre. "Ogni volta desideri ascoltare la voce di tua madre, la potrai sentire attraverso di me", le scrisse in una lettera. "Tua madre mi è apparsa in sogno e mi ha detto 'Diglielo'". Nel marzo del 1975 Park Geun-Hye accettò di incontrarlo e il legame era creato.

Da quel momento cominciò l'ascesa di Park: la donna, con l'aiuto di Choi Tae-min, riuscì a scalare i vertici del "Movimento per la nuova mente", un gruppo filo-governativo. Le voci di un legame, fatto anche di intimità fisica tra i due, forse addirittura di figli, intanto si susseguivano. "Choi ha avuto il completo controllo sul corpo e la mente di Park negli anni della sua formazione e in questo modo i suoi figli hanno accumulato un'enorme fortuna", scriveva di recente l'ambasciatore Usa in un cablogramma a Washington, reso pubblico da Wikileaks.

Alla fine lo stretto, ambiguo legame tra i due, scatenò le ire del padre, l'allora presidente sudcoreano salito al potere nel 1962 con un golpe militare, che ordinò ai servizi segreti di allontanare Choi, forse "castrarlo" perchè "non fosse più visto alla Casa Blu", la presidenza sudcoreana. La figlia pianse e supplicò, ma non molto tempo dopo lo stesso Park fu assassinato dal capo dei servizi segreti, Kim Jae-gyu; e questi, durante il processo, sostenne di averlo fatto perchè il presidente non riusciva ad arginare gli affari corrotti di Choi Tae-min e il misterioso legame con la figlia.

Choi morì alla fine del 1994 e le sue vesti di mentore passarono alla figlia, Choi Soon-Sil, che sostiene di aver ereditato dal padre i poteri spirituali e l'abilità nella cartomanzia. Il marito di Choi, Jung Yoon-Hoi, diventò il braccio destro della Park, ne favorì il ritorno sulla scena politica e aprì la strada al suo successo nella corsa alla presidenza, una vittoria di un soffio. Choi è in carcere da novembre, perchè sospettata di aver utilizzato la sua amicizia con la Park per estorcere a diverse aziende un totale di 69 milioni di dollari sotto forma di donazioni a due fondazioni di cui è a capo.

Lo scandalo è andato via via crescendo e ha coinvolto i più grandi gruppi industriali, a cominciare da Samsung e Lotte.

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