La Francia ci riprova in Libia: ora vuole fare guerra all'Isis

Hollande prepara un'azione militare contro i terroristi entro sei mesi. L'Italia avrà un ruolo guida

La Francia ci riprova in Libia: ora vuole fare guerra all'Isis

Prima l'abbattimento di Gheddafi, poi la presa di potere delle brigate jihadiste e, quindi, l'avanzata dello Stato islamico. Così la Francia prova a mettere una pezza alla guerra del 2011. Secondo quanto riporta Le Figaro, infatti, la Francia "prepara i piani di intervento e tenta di mettere in piedi una coalizione internazionale" contro l'Isis in Libiaì.

Per "sradicare" l'Isis in Libia "una azione militare nei prossimi sei mesi se non prima della primavera viene considerata indispensabile", continua Le Figaro, citando fonti del ministero della Difesa. Secondo il quotidiano francese, un posto di rilievo nella possibile coalizione lo avrebbe l'Italia. E proprio sul ruolo dell'Italia in una possibile coalizione anti-Isis ha parlato l'ambasciatore libico all'Onu, Ibrahim al-Dabashi, il quale al giornale Asharq al-Awsat ha spiegato che la risoluzione Onu sulla Libia - all'esame dei membri del Consiglio di Sicurezza - aprirà la strada ad attacchi aerei da parte dei Paesi occidentali nell'ambito della lotta all'Isis. Alla domanda su quali fossero i Paesi pronti a compiere raid aerei, il diplomaticoha risposto: "Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia".

"La risoluzione Onu 2214 chiede a tutti i Paesi di combattere il terrorismo in Libia, cosa che rappresenta una lampante autorizzazione che comporta soltanto l'onere, per i differenti Paesi, di informare in anticipo la Libia e coordinarsi con lei", ha detto al-Dabashi.

608px; line-height: 1.538em;">A fine novembre la Francia ha già effettuato voli di ricognizione dalla sua portaerei, Charles de Gaulle, sulla città libica di Sirte, controllata dall'Isis, e prevede di effettuarne di nuovi in futuro.

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