Germania, milioni di euro per il "Museo dell'Immigrazione"

Il museo dedicato all’immigrazione è diretto a promuovere il valore dell’inclusione, ma ha fatto immediatamente infuriare la galassia sovranista

Germania, milioni di euro per il "Museo dell'Immigrazione"

Le istituzioni tedesche hanno di recente impegnato fondi milionari per la realizzazione di un grande Museo dell’Immigrazione.

Il progetto in questione, definito da Deutsche Welle “ambizioso”, verrà realizzato grazie al contributo finanziario sia delle autorità federali sia del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. Il Bundestag ha già stanziato ben 22 milioni di euro per favorire la nascita dell’istituzione culturale e la stessa cifra verrà a breve messa a disposizione dall’entità federata. Il nome ufficiale del nuovo museo sarà “Haus der Einwanderungsgesellschaft”, ossia “Casa della società dell’immigrazione”.

La sede dell’ente sarà la città di Colonia, che, per ospitare il centro dedicato alla storia dei flussi migratori indirizzatisi finora verso la Germania, ha messo a disposizione degli spazi un tempo usati dall’azienda di produzione-motori Klöckner-Humboldt-Deutz.

L’idea di dare vita a un museo dell’immigrazione, accolta ultimamente dalle autorità tedesche, era stata concepita, spiega l’emittente, dall’associazione Documentation Center and Museum of Migration in Germany (DOMiD). Il responsabile di quest’ultima, Robert Fuchs ha infatti subito esultato per l’impegno economico messo in campo da Berlino e dai politici della Renania Settentrionale-Vestfalia a favore del progetto dell’ong, portato avanti per quasi trent’anni.

All’interno del centro culturale di prossima istituzione, il DOMiD, ha dichiarato Fuchs, esporrà i suoi circa 150mila oggetti rappresentativi di storie di immigrati giunti in Germania a cercare fortuna: passaporti, biglietti aerei, valigie, vestiti, giornali dei Paesi di origine e persino audiocassette contenenti messaggi di affetto registrati dai familiari rimasti nelle nazioni di appartenenza.

Il nuovo museo, che in base alle prime bozze progettuali analizzate da Deutsche Welle dovrebbe avere l’aspetto di una grande stazione ferroviaria, non sarà diretto, afferma il rappresentante dell’ong, a fornire ai visitatori una fredda carrellata di testimonianze storiche, ma avrà la funzione di spazio per la riflessione. Chiunque entrerà nell’istituzione culturale che sorgerà a Colonia avrà l’opportunità di confrontarsi con temi cruciali quali “identità, cambiamento, confini, status di straniero”.

Il museo finanziato dalle autorità tedesche avrà anche il compito, precisa sempre Fuchs, di promuovere i valori della diversità e dell’integrazione, nonché di evidenziare quanto la Germania sia in tutto e per tutto una “società di immigrati”.

Critiche al polo espositivo dedicato all’immigrazione sono state immediatamente lanciate dal portale web sovranista Free West Media, che ha polemizzato in merito alla scelta di Colonia quale sede dello

spazio espositivo pro-migranti. Tale portale ha infatti ricordato che, proprio in quella città, ha avuto luogo, nella notte di capodanno del 2016, un grave fatto di cronaca: ripetute violenze sulle donne da parte di centinaia di stranieri.

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