I commandos di armati che affondano i barconi

Nel Mar Egeo sempre più migranti raccontano di essere stati aggrediti in mare da uomini mascherati che rubano loro benzina e motore e squarciano le fiancate dei gommoni

I commandos di armati che affondano i barconi

Non bastavano le bandiere nere, gli scafisti, le intemperie. Ora i migranti che dalla Turchia devono scappare verso l'Europa debbono affrontare un'ultima, terribile, insidia.

Come riferisce un rapporto di Human Rights Watch, i gommoni carichi di immigrati che dalle coste anatoliche salpano ogni giorno alla volta delle isole greche sarebbero in più casi stati presi di mira da parte di ignoti ladri che ruberebbero loro il carburante e il motore delle imbarcazioni.

I natanti vengono presi d'assalto da uomini mascherati e armati che si avvicinano loro a bordo di gommoni e motoscafi senza insegne. Quindi l'abbordaggio e il furto di apparecchiature e nafta.

"Eravamo in viaggio verso la Grecia, quando siamo stati affiancati da un'imbarcazione - racconta un richiedente asilo afghano diciassettenne - Credevamo fossero lì per aiutarci, ma presto abbiamo capito che non era così. Erano molto aggressivi: non sono saliti a bordo, ma ci hanno comunque sfilato il motore fuoribordo dal supporto e se lo sono portati via."

Altri testimoni raccontano di gommoni grigi, del tipo Zodiac, simili a quelli impiegati dalla polizia: a bordo uomini con divise militari nere e stivali, senza insegne né mostrine. In alcuni casi i migranti raccontano di aggressioni fisiche e danneggiamenti alle imbarcazioni, allo scopo di impedire che raggiungessero i soccorsi con celerità.

Da Human Rights Watch è stato lanciato un appello alle

autorità greche perché la guardia costiera - soprattutto nelle isole elleniche più vicine alla costa turca, come Lesbos, Kos e Mitilini - faccia il possibile per evitare il ripetersi di simili episodi.

@giovannimasini

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