India, Delhi colpita dalle violenze tra indù e musulmani

Il governatore locale ha denunciato la carenza di poliziotti e l’assenza di ordini chiari, per fermare le violenze, da parte dell’esecutivo indiano

India, Delhi colpita dalle violenze tra indù e musulmani

La capitale indiana Nuova Delhi, proprio mentre è in corso la visita di Trump, è in preda a sanguinosi scontri tra indù e musulmani. I tafferugli, riferisce la Bbc, sono cominciati domenica e si sono presto trasformati, sottolinea la medesima emittente, nella peggiore esplosione di violenza mai verificatasi nella città negli ultimi decenni.

Teatro degli scontri, spiega il network britannico, è un settore di Delhi a maggioranza islamica, situato a circa 18 chilometri a nord-est dal centro urbano, dove Trump sta incontrando il premier Modi e le istituzioni politiche, imprenditoriali e diplomatiche indiane.

Alla base delle violenze vi sarebbe l’insanabile contrapposizione tra gli ambienti islamici, contrari a una recente legge denominata Citizenship Amendment Act (Caa), e i circoli nazionalisti indù, strenui sostenitori della normativa in questione, accusata di discriminare gli immigrati di fede coranica.

Nella zona interessata dagli scontri avrebbero avuto luogo, afferma l’organo di informazione d’Oltremanica, assalti incendiari ai danni di attività commerciali e di automobili, lanci di pietre, attacchi degli estremisti indù a una moschea e slogan anti-musulmani come “spara ai traditori”.

A causa dei tafferugli incriminati, puntualizza la Bbc citando le autorità sanitarie locali, sarebbero finora morte tredici persone, compresi un ufficiale di polizia e alcuni giornalisti di tv indiane.

Per cercare di prevenire ulteriori spargimenti di sangue, le autorità hanno imposto il coprifuoco nella zona, vietando gli assembramenti di quattro o più persone, oltre a monitorare il settore nordorientale di Delhi con droni e con un massiccio impiego di videocamere.

MS Randhawa, portavoce della polizia della capitale, ha quindi assicurato, evidenzia il network londinese, che la situazione sarebbe ormai sotto controllo, grazie al fatto che sarebbe stato schierato per le strade del quartiere insanguinato un numero “sufficiente” di agenti.

Tuttavia, le parole dell’ufficiale sono state subito smentite da Arvind Kejriwal, capo del governo della metropoli, che, fa

sapere l’emittente, ha denunciato la carenza di poliziotti nella zona interessata dagli scontri interreligiosi e l’assenza di ordini chiari da parte delle istituzioni federali all’indirizzo delle forze dell’ordine di Delhi.

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