India, donna scala montagna interdetta al genere femminile. Ira indù

Lo scorso novembre, i giudici del Kerala avevano sancito la natura “illegittima e discriminatoria” dell’interdizione alle donne dell’Agasthyakoodam

India, donna scala montagna interdetta al genere femminile. Ira indù

In India non si placano le polemiche suscitate dalla recente “impresa sportiva” compiuta da una donna. Una scalatrice è infatti salita in questi giorni in cima all’Agasthyakoodam, montagna del Kerala meridionale alta 1868 metri e considerata dai fedeli indù come “sacra” e “interdetta al genere femminile”.

Colei che ha violato il millenario tabù si chiama Dhanya Sanal. La sportiva trentottenne ha ultimamente partecipato a un’escursione sull’altura in questione, unica donna all’interno di una comitiva di più di cento scalatori. Il gruppo è quindi arrivato sulla vetta del monte dopo avere superato innumerevoli “sentieri invasi dalla vegetazione”.

Tale impresa è stata subito presentata dalla Sanal come una “vittoria per le donne di tutto il mondo”. La sportiva ha poi dichiarato di avere voluto sfidare i divieti religiosi per “incoraggiare” tutte le vittime di “violenze e discriminazioni fondate sul genere” ad “alzarsi e lottare per i rispettivi diritti”. Costei ha dichiarato: “Sono contentissima per avere scalato l’Agasthyakoodam, ma vorrei che il mio successo sportivo spronasse le donne a superare tutte le montagne di pregiudizi che ostacolano il cammino di queste ultime verso un’effettiva uguaglianza di genere.” Secondo i media indiani, il gesto della Sanal starebbe incoraggiando “sempre più scalatrici” ad avventurarsi lungo i ripidi sentieri dell’altura del Kerala. “Oltre cento donne” avrebbero infatti già prenotato un’escursione sull’Agasthyakoodam.

La violazione del millenario tabù ha subito scatenato la rabbia dei fedeli induisti. Costoro hanno accusato la sportiva in questione di avere “profanato un luogo sacro” e di avere sfidato i “dettami di Agastya”. Quest’ultimo, asceta venerato dagli indù quale “creatore e protettore del celibato”, sarebbe stato infatti “gravemente turbato” dalla presenza della Sanal sulla montagna del Kerala. I vertici religiosi hanno quindi esortato la popolazione residente nei pressi dell’altura a “impedire ad altre donne di offendere Agastya”.

Lo scorso novembre, i giudici del Kerala avevano sancito la natura “illegittima e

discriminatoria” dell’interdizione alle donne dell’Agasthyakoodam. Tuttavia, da allora nessuna scalatrice aveva osato avvicinarsi alla montagna sacra e sfidare la millenaria tradizione induista.

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