I tempi cambiano ed ora anche la sempre tollerante Olanda prende posizione sul tipo di abiti indossati dalle donne islamiche più osservanti.
La Camera Alta del Parlamento a L'Aja ha approvato un divieto, anche se solo parziale, di portare indumenti che coprono il volto in luoghi pubblici. A seguito di questa decisione, oltre al già tanto chiacchierato burqa, saranno vietati anche il velo islamico ed il niqab. Invece sarà consentito l’uso dell’hijab, che cela solo i capelli.
Una vittoria, questa, da attribuire soprattutto a Geert Wilders, leader del partito anti- islamico ed euroscettico PVV, che da oltre 10 anni è impegnato in prima linea per l’introduzione di questa normativa.
Il governo olandese, però, vuole al contempo rassicurare la comunità islamica dichiarando che tale disposizione è assolutamente "neutrale" ai fini della religione spiegando, inoltre, che la norma non va oltre i divieti che sono già presenti in Francia e Belgio.
Il bando al viso coperto include anche accessori come caschi integrali, maschere o passamontagna e scatterà su tutti i trasporti pubblici, nelle scuole, negli ospedali e nei palazzi del governo.
Secondo alcune statistiche, ad oggi nel Paese sono solo poche centinaia le donne che indossano niqab o burqa. L’Olanda è solo l’ultimo Paese europeo a varare una normativa simile.
Lo scorso 31 maggio anche il Parlamento della Danimarca, guidato da una coalizione di centro- destra, ha approvato una legge, conosciuta come“Burqa ban“, che vieta di indossare in pubblico gli indumenti come appunto il burqa ed il niqab che coprono il volto.
La norma entrerà in
vigore il primo agosto: in caso di violazione sono previsti una multa di circa 140 euro. La cifra potrà salire fino a 1300 circa nel caso in cui la stessa persona venga sorpresa per più di 4 volte ad infrangere la legge.
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