"Dobbiamo fare di più. C'è bisogno di fare molto di più. Se non aiutiamo l'Ucraina a vincere la guerra, l'Unione europea è fallita". Non ha usato mezzi termini Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, convinta che sia arrivato il momento di prendere decisioni coraggiose.
Le "decisioni coraggiose"
Ospite di Porta a Porta in onda su Rai 1, Metsola ha spiegato che l'Ue non può evitare di sostenere Kiev nel conflitto contro Mosca. I membri dell'Unione devono farlo "come Paesi che credono nella democrazia, nei principi fondamentali, nel diritto di un Paese a non essere invaso da un altro Paese semplicemente perché è più forte". In caso contrario, se così non dovesse avvenire, allora, ha proseguito Metsola, ci troveremo di fronte ad un fallimento dell'Europa.
"Ci saranno settimane molto difficili ma noi non abbiamo scelta, dobbiamo fare il massimo per aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle che stanno combattendo non solamente per l'Ucraina ma anche per noi", ha aggiunto. "Dobbiamo prendere delle decisioni coraggiose oggi perché siamo in guerra", ha tuonatola presidente dell'europarlamento.
Per quanto riguarda le sanzioni attuate da Bruxelles e Stati Uniti per cercare di stritolare l'economia russa, l'unica strada consisterebbe nell'insistere su questo strumento, cercando tuttavia di smarcarsi dalla dipendenza energetica di Mosca. "Bisogna arrivare ad essere indipendenti dalla Russia per l'energia. Tutti i Paesi hanno realtà differenti ma finora sono stati uniti contro l'aggressore", ha affermato Metsola.
"Putin dovrà rispondere dei suoi crimini"
Metsola è passata quindi a parlare di Vladimir Putin e dei presunti crimini commessi dall'esercito russo in alcune città ucraine. "Putin ha commesso reati criminali internazionali e si dovrà prendere la responsabilità di quello che ha fatto in Europa", ha detto la presidente del Parlamento europeo. A Bucha e Irpin sono avvenute "scene scioccanti" ma, ha proseguito Metsola, "anche quando eravamo a Kiev abbiamo potuto vedere una città vuota, senza persone per strada. Ho incontrato madri in Parlamento, donne, bambini e quando ho visto nei loro occhi questa guerra inutile, invasiva e brutale, ho capito che avevo fatto la scelta giusta di andare a Kiev".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato definito "un uomo di grande spirito", un politico che "si è presentato come leader di un paese che non smetterà mai di difendere il suo territorio e il suo popolo". "Ha spirito, coraggio e resilienza. Mi ha chiesto cose concrete, assistenza urgente finanziaria e militare. Questa settimana a Strasburgo stiamo discutendo che dobbiamo fare di più, molto di più e urgentemente", ha concluso la stessa Metsola.
Tornando alle "decisioni coraggiose", Metsola ha fatto presente che in Europa ci sono diversità di posizione ma che tutti i Paesi membri stanno discudendo sul da farsi, ad esempio sulla sicurezza alimentare. "L'Ucraina è un grande esportatore di grano e cereali anche ai Paesi africani, ci sarà una grande crisi e l'Europa deve essere pronta a rispondere.
E si deve discutere di come aiutare i cittadini che non possono pagare le bollette o viaggiare per il prezzo della benzina troppo alto", ha concluso dicendo che "servirà un intervento statale, una regolazione del mercato e importazione di gas e energia da Paesi terzi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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