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Il manuale dell'Isis per i "lupi solitari"

Dalla cintura con l'esplosivo alla pianificazione dell'attentato passando per la fuga e i rischi da non correre: ecco l'ultimo manifesto dell'Isis. Sostieni il reportage

Il manuale dell'Isis per i "lupi solitari"

L'ultimo braccio armato dell'Isis sono i lupi solitari. O leoni della città, come vengono definiti in una sorta di manifesto di propaganda rivolto proprio a coloro che si possono anche definire i cani sciolti di Allah. Dopo le minacce rivolte all'Italia, messa in guardia dall'entrare in guerra contro il Califatto per evitare che il Mediterraneo sia "colorato dal sangue dei suoi cittadini", i miliziani fanno appello ai lupi solitari italiani e non. La minaccia arriva dal web, in particolare dal sito www.khelafamedia.com, che risulta registrato da Abu Yusef Almasry, che potrebbe indicare una nazionalità egiziana. Il nome è molto simile a quello di Abu Yusuf al Masri, un comandante egiziano dei qaedisti siriani anti-Assad del Fronte al Nusra che di recente ha giurato fedeltà al Califfo dell’Isis.

Secondo gli 007 e l’antiterrorismo italiano, il susseguirsi di minacce è una vera e propria "campagna di guerra psicologica", ma l’evocazione dei "lupi solitari" è un pericolo imprevedibile, da non sottovalutare, per cui resta la massima attenzione. Non è la prima volta che i lupi solitari vengano incitati dalla propaganda islamista. Già nel settembre scorso, in un post pubblicato su un forum online dell'Isis si trovavano le istruzioni per preparare attentati terroristici a Times Square o in altri luoghi simbolo di New York e altre città americane e per costruire bombe in casa usando candele, candeggina, zucchero e fiammiferi.

Adesso, nell'ultima minaccia all'Italia, ecco che compare una sorta di vademecum per lupi solitari. Tra i consigli, scritti sul manifesto, si legge: "Evitate i posti dove abitavate prima; evitate di usare i documenti originali e il telefono prima o dopo l'operazione di Allah; nascondere le facce per non essere riconoscibili; scappare in un altro paese dopo l'operazione per aumentare la rabbia del nemico, cercare di non aumentare il numero del gruppo in modo da ridurre il rischio di ritiri durante l'operazione, stringere bene la cintura con l'esplosivo in modo che sia impossibile disinnescarla se non facendo esplodere anche i nemici".

"Combatti dunque per la causa di Allah- sei responsabile solo di te stesso- e incoraggia i credenti. Forse Allah fermerà l’acrimonia dei miscredenti.

Allah è più temibile nella sua acrimonia, è più temibile nel suo castigo", recita ancora il manifesto.

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