Dopo la morte, la maggior parte degli essere umani vengono sepolti o cremati. Nello stato di Washington, Stati Uniti, si sta facendo strada una nuova possibilità, più ecologica e più economica: lo human composting, che consiste nel trasformare il defunto in fertilizzante.
Il procedimento prevede di collocare il corpo in un contenitore, che gli permetterebbe di decomporsi in un terreno ricco di nutrienti, trasformando la persona in fertilizzante, che può essere riconsegnato alla famiglia. I resti umani verrebbero prima imbalsamati e poi posti in un tubo contenente materiale organico. In seguito, l'aria viene aspirata gradualmente, fornendo ossigeno, per accelerare il processo, che termina nel giro di un mese.
La nuova alternativa a sepoltura e cremazione ha un impatto positivo sull'ambiente, perché non rilascerebbe nel terreno sostanze chimiche, nè anidride carbonica nell'aria. Ma il vantaggio non è solo ecologico: anche dal punto di vista economico lo human composting sarebbe vantaggioso, perché costerebbe solamente 5mila euro, contro gli oltre 7mila necessari per le altre soluzioni, secondo quanto riporta la Nbc News.
Uno dei promotori dell'iniziativa, il senatore democratico Jamie Pedersen, sostiene che i cittadini hanno accolto positivamente l'idea: "Sono entusiasti di diventare un albero o di avere una differente alternativa per se stessi". Tuttavia, a sostegno dello human composting era già stato portato avanti un procedimento nel 2017, che non era passato.
Ora, i sostenitori dell'iniziativa, potrano avanti un nuovo disegno di legge che, se venisse approvato, consegnerebbe a Washington il titolo di primo stato a introdurre la recomposition.L'idea di trasformare il corpo dei defunti in fertilizzante era nata nel 2013: la designer Katrina Spade aveva ideato il sistema, per permettere una connessione tra la morte e il successivo stadio.
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