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Oscar, Trump contro Spike Lee: "Il suo è un attacco razzista"

Durante il suo discorso di ringraziamento, il regista ha voluto fare un appello agli americani per il voto del 2020. La replica di Trump è arrivata su Twitter. Contro il presidente americano anche Javier Bardem

Oscar, Trump contro Spike Lee: "Il suo è un attacco razzista"

"Le elezioni presidenziali del 2020 sono dietro l'angolo, mobilitiamoci. Mettiamoci dal lato giusto della storia. Facciamo una scelta morale tra l'amore e l'odio. Facciamo la cosa giusta". Aveva appena ritirato il premio per la "miglior sceneggiatura non originale" per il film "BlacKkKlansman" sul palco degli Oscar quando, durante il suo discorso di ringraziamento, ha fatto questo appello. E la replica dalla Casa Bianca a Spike Lee è arrivata subito, su Twitter.

Perché è lì che Donald Trump ha risposto al regista afroamericano: "Sarebbe carino se Spike Lee sapesse leggere i suoi appunti o, meglio ancora, se non dovesse usarli per niente, quando lancia il suo attacco razzista al vostro presidente, che ha fatto più per gli afroamericani (riforma della giustizia penale, dati su disoccupazione più bassi della storia, riduzioni fiscali e altro) rispetto a quasi ogni altro presidente".

Nello stesso discorso, il regista ha voluto ricordare il 400° anniversasrio dell'arrivo del primo gruppo di schiavi neri negli Stati Uniti, nel 1619, e il "genocidio" delle popolazioni native. Ma, nella notte in cui diversi premi sono andati alle minoranze, Spike Lee non è stato il solo a criticare il presidente statunitense. Anche l'attore spagnolo Javier Bardem si è schirato contro l'ex tycoon, durante la cerimonia, a proposito del muro alla frontiera con il Messico.

E ha detto: "Non ci sono frontiere o muri che possono frenare il talento".

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