Il Pakistan è l'ultimo Paese islamico a vietare San Valentino

Dopo Arabia Saudita e Uzbekistan, anche il Pakistan mette al bando la festa degli innamorati: "Volgarità occidentale contraria all'islam"

Il Pakistan è l'ultimo Paese islamico a vietare San Valentino

San Valentino? Una festa troppo commerciale e troppo occidentale, invisa ai più intransigenti fra i governi islamici.

Per questo la ricorrenza in cui si celebra la festa degli innamorati è stata vietata da un numero crescente di Paesi a maggioranza musulmana. L'ultimo è il Pakistan, dove ieri un giudice ha emesso un decreto per vietare ogni festeggiamento nella capitale Islamabad: si tratta di una volgarità occidentale contraria agli insegnamenti del Corano.

Gli organismi di controllo di media e giornali sono stati istruiti perché nella giornata di oggi non compaia nemmeno un articolo o una pubblicità su San Valentino, nemmeno sui social network. La misura ha raccolto l'entusiasmo dell'estrema destra conservatrice.

Ma il Pakistan non è il primo Paese a vietare le celebrazioni per il 14 febbraio. Nonostante la moda della festa degli innamorati si stia diffondendo anche nel mondo islamico, diverse capitali dove sventola la bandiera con la Mezzaluna hanno deciso di bandire mazzi di rose e cioccolatini.

È il caso dell'Arabia Saudita, che nel 2008 ha scatenato la polizia religiosa contro i negozi che vendevano regali da donare alla fidanzata.

Più originale la scelta dell'Uzbekistan, dove la festa degli innamorati è stata sostituita nel 2012 dal ricordo dell'imperatore Babur, fondatore del mitico impero Moghul in Asia centrale e meridionale.

Cene romantiche e passeggiate al chiaro di luna sono state sostituite da convegni e letture pubbliche dedicate al sovrano discendente di Tamerlano e Gengis Khan.

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