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La polizia perquisisce stanza di un malato terminale in cerca di marijuana

Gli agenti non hanno trovato niente e negli Stati Uniti è scoppiata la polemica

La polizia perquisisce stanza di un malato terminale in cerca di marijuana

Il 911 era stato avvertito che in ospedale qualcuno stava fumando marijuana. Gli agenti sono intervenuti immediatamente e sono entrati nella stanza di Nolan Sousley, malato di cancro, allo stadio terminale, e hanno perquisito ogni angolo. La vicenda, avvenuta a Bolivar, in Missouri, e raccontata dal Corriere della Sera, sta scatenando polemiche negli Stati Uniti.

Nolan Sousley è affetto da un cancro al pancreas e, da ottobre dello scorso anno, racconta la sua battaglia attraverso la pagina Facebook "Nolan's Tribe of Warriors Against Cancer". Per combattere la sua battaglia contro il cancro, Nolan aveva deciso di prtare con sé in ospedale alcuni oggetti. Ma, quando gli agenti sono entrati nella sua stanza, in cerca della marijuana, hanno iniziato a frugare nella sua borsa:"Non voglio, ci sono le cose che ho voluto portare con me in questo ultimo viaggio, per i miei ultimi giorni di vita, non voglio che nessuno ci metta le mani", ha provato a protestare l'uomo, ma i poliziotti hanno continuato nella ricerca. L'uomo ha provato a spiegare di avere dell'olio di cannabis terapeutico, in pillole, niente di più e i medici sapevano che faceva uso di quell'olio. Alla fine della perquisizione, gli agenti non trovano nulla.

La vicenda, ripresa da Nolan in un video, postato su Facebook, ha scatenato polemiche negli Usa. L'ospedale si è scusato con il paziente, precisando che"quello che è avvenuto non riflette i nostri valori, che sono innanzitutto il rispetto delle persone".

Nolan, invece, ha commentato l'episodio sottolineando che"siamo tutti esseri umani e bisognerebbe trattare gli altri come si vuole essere trattati".

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