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Russia, proiettili all'uranio impoverito sui carri armati T-80

Il munizionamento ad uranio impoverito, politicamente inaccettabile in Europa, non è vietato da alcuna convenzione internazionale

Russia, proiettili all'uranio impoverito sui carri armati T-80

Il Ministero della Difesa russo ha pubblicato le specifiche dell’ultimo aggiornamento per il carro armato T-80 sviluppato nel 1976. Mosca conferma che che la versione T-80BVM, ultimo aggiornamento del T-80BV, ha ricevuto un nuovo caricatore automatico progettato per le munizioni ad uranio impoverito. Quest'ultimo aumenta la densità del materiale del proiettile rendendolo più efficace contro le armature d'acciaio.

"Da rilevare che tale munizionamento rientra tra le scorte speciali dell'esercito russo ed è stoccato in speciali arsenali. Non è vietato da alcuna convenzione internazionale ed il loro utilizzo è stato considerato relativamente innocuo poiché le emissioni radioattive sono minime a causa dell'emivita significativa dell'uranio impoverito”.

È prerogativa delle forze armate stabilire il munizionamento necessario. Il cannone 2A46M-4 da 125 mm del T-80BVM è in grado di sparare i nuovi proiettili 3BM59 Svinets-1 con nucleo in carburo di tungsteno e 3BM60 Svinets-2 in lega di uranio impoverito. Il proiettile Svinets-1 sarebbe in grado di perforare 700-740 mm di corazza ad una distanza di 2 km. Lo Svinets-2 con nucleo in lega di uranio impoverito dovrebbe essere in grado di perforare 800-830 mm di corazza alla stessa distanza. Il carro armato statunitense M1A2 Abrams può sparare munizioni di quinta generazione M829A4 ad uranio impoverito.

Il Cremlino aveva pianificato di ritirare tutti i T-80 entro il 2015, ma ha deciso di sottoporli ad una profonda revisione e di aggiornarli due anni dopo. I 450 T-80BVM sono sostanzialmente identici ai T-72B3, compresa l’armatura reattiva esplosiva Relikt, tranne che per un motore più affidabile. La flotta T-80BVM con turbina a gas GTD-1250 sarà schierata per le operazioni nell’Estremo Oriente, in Siberia e nell'Artico.

La liceità dei proiettili all’uranio impoverito

Le Nazioni Unite non hanno mai espresso una posizione ufficiale potenzialmente vincolante a livello internazionale. Ad oggi non esiste un trattato ufficiale sul bando delle armi all'uranio impoverito o che vieti espressamente il ricorso a tale munizionamento. L'uranio impoverito è lo scarto del procedimento di arricchimento dell'uranio 235. Il munizionamento all’uranio impoverito è impiegato in ambito militare sia per i penetratori contro i bersagli corazzati, sia nelle armature contro i proiettili ad energia cinetica.

Anche se meno radioattivo dell'uranio originale, il DU (Depleted Uranium) è tossico ed è considerato da parte dell'Agenzia della Protezione Ambientale degli Stati Uniti come “pericoloso per le radiazioni quando a contatto con l’uomo”. Il DU ha il 40 percento in meno di radioattività, ma la stessa tossicità chimica dell'uranio naturale. Il modo più probabile affinché avvenga tale contatto è attraverso l’inalazione delle piccole particelle presenti nei luoghi dove tale munizionamento è stato utilizzato in combattimenti. Il punto è, così come confermato nel 2014 dall’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che il munizionamento DU è ancora oggi considerato legale, poiché non esplicitamente vietato dalle convenzioni delle Nazioni Unite come, ad esempio, quelle sulle armi chimiche. Secondo l’attuale Law of War Manual, quadro di riferimento normativo del Pentagono, “l’uranio impoverito è utilizzato in alcuni munizioni per via della sua densità e delle proprietà fisiche. Queste creano una combinazione penetrante particolarmente efficace per distruggere i carri armati”.

L’uranio impoverito nelle munizioni

E’ un metallo pesante tossico come il piombo, leggermente radioattivo. Nel 2003 milioni di colpi all’uranio impoverito furono utilizzati in Iraq in prevalenza contro obiettivi morbidi. Centinaia di migliaia di chili di metallo pesante in Iraq sarebbero stati sparsi nel corso delle due guerre. Le carcasse contaminate nei raid del novembre del 2015, se non maneggiate in modo appropriato, esporranno i civili a rischio esposizione. Quando un proiettile di metallo impatta contro lo stesso elemento a tre volte la velocità del suono o superiore, si frantuma, vaporizzandosi. L’uranio impoverito è quasi due volte più denso come il piombo ed è piroforico. Nel punto di impatto con l’acciaio, il penetratore in lega di uranio impoverito si incendia, fondendosi con il bersaglio e propagandosi al suo interno. Teoricamente, il munizionamento DU è stato concepito esclusivamente per sfondare la corazza pesante di un carro armato, principalmente concentrata nella parte anteriore del veicolo.

Un approccio tattico a guida di precisione avrebbe gli stessi effetti, probabilmente ad un costo maggiore.

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