Siria, raid israeliano nella notte colpisce Jihad islamico palestinese

Oltre all'attacco a sud di Damasco, centrati altri obiettivi nell'enclave palestinese della Striscia di Gaza. Ci sono feriti e alcuni miliziani del movimento estremista sunnita sono morti

Siria, raid israeliano nella notte colpisce Jihad islamico palestinese

A qualche giorno dall'appuntamento elettorale del 2 marzo in Israele alcuni jet israeliani hanno colpito obiettivi del gruppo Jihad islamico palestinese a sud di Damasco, capitale della Siria, e nella Striscia di Gaza "in risposta al lancio di razzi contro alcuni civili israeliani". A confermare l'azione sarebbero stati proprio i militari israeliani. Secondo quanto riportato da La Stampa, si tratterebbe del secondo attacco in pochi mesi. Le autorità israeliane avrebbero precisato di aver colpito "posizioni" del gruppo terroristico poco prima della mezzanotte, in contemporanea con altri obiettivi a Gaza. Il bilancio, per ora, sarebbe di sei morti e a riferire questi numeri è il sito web degli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui tra i sei ci sono due miliziani del gruppo e due combattenti filo-iraniani.

L'obiettivo di Israele

Secondo quanto riportato dal quotidiano, l'obiettivo sarebbe stato un centro utilizzato per "la ricerca e lo sviluppo di armamenti", prodotti in Siria e a Gaza. Il sito colpito, infatti, secondo Israele avrebbe prodotto "decine di chili di carburante solido per missili ogni mese". Il Jihad islamico è sostenuto anche dall'Iran (anche se si tratta di un movimento estremista sunnita) e anche per questo motivo è obiettivo di Israele. Che sostiene stia cercando di realizzare missili sempre più precisi, che necessitano di combustibile solido sofisticato.

La regione siriana colpita

In base a quanto riportato dal quotidiano Haaretz, Jihad islamico all'inizio avrebbe confermato l'uccisione di due suoi miliziani in Siria: nella regione di Adeliye, infatti, è stato centrato un compound del gruppo utilizzato dal movimento palestinese, secondo Israele, come hub per lo sviluppo di armi e, soprattutto, l'addestramento di miliziani. In base a quanto riportato dall'agenzia ufficiale siriana Sana, ad attacco iniziato sarebbe entrata in azione anche la contraerea siriana.

Le conferme da Gaza

Tra le decine di obiettivi colpiti nella Striscia di Gaza ci sarebbe anche il quartier generale di Khan Yunis e il ministero della Salute dell'enclave palestinese avrebbe confermato il ferimento di quattro persone. Intanto, Jihad islamico avrebbe rivendicato la responsabilità della pioggia di razzi e colpi di mortaio lanciati contro Israele dopo l'uccisione da parte delle forze israeliane di un miliziano.

Gli obiettivi di Jihad islamico

A poche ore dall'attacco israeliano, le forze armate siriane hanno sostenuto che "la maggior parte" dei missili lanciati dai cacciabombardieri nelle ultime ore sono stati intercettati dalle difese aeree. Con il sostegno della Siria e dell'Iran, il Jihad islamico palestinese punterebbe a sorpassare Hamas come movimento già più combattivo e pericoloso.

Il movimento islamico legato ai Fratelli musulmani avrebbe compromesso le sue relazioni con il fronte sciita durante la rivolta sunnita contro il presidente siriano Bashar al-Assad. I suoi dirigenti, infatti, sono stati espulsi l'anno dopo l'inizio della rivoluzione, nel 2012, e avrebbero trovato una nuova base in Qatar.

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