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In Spagna l'Eta è pronta a consegnare tutte le armi

L'organizzazione è ora a un passo dal dsarmo totale. Ma resto lo scetticismo

I militanti dell'ETA annunciano la fine della lotta armata nell'ottobre del 2011
I militanti dell'ETA annunciano la fine della lotta armata nell'ottobre del 2011

La lotta armata per l'indipendenza dei Paesi Baschi è a un passo dalle fine. Dice questo la conferma da parte dell'Eta dell'intenzione di consegnare tutte le armi e gli esplosivi rimasti negli "arsenali" alla società civile spagnola.

Lo si legge in una lettera pubblicata dalla Bbc, in spagnolo e in inglese, in cui si riafferma l'impegno per l'8 aprile a seppellire l'ascia di guerra e consegnare in Francia tutto il materiale che i separatisti dell'Euskadi Ta Askatasuna ancora tengono nascosto.

Un passo avanti, ma anche un'accusa ai governi di Parigi e Madrid, in cui l'organizzazione terrorista basca fa notare che "il processo di pace non è ancora completo", condannando la decisione di non tenere un dialogo diretto e negoziare lo scioglimento di quella che ora definiscono come "un'organizzazione disarmata".

Se l'Eta ha annunciato la consegna delle armi, resta tuttavia un certo sospetto. Le istituzioni sono convinte che difficilmente potranno ottenerne prove di crimini ancora irrisolti, perché dalla tregua dell'ottobre 2011 il gruppo ha avuto certamente modo di nascondere le prove.

Il quotidiano Abc fa inoltre notare che i vertici storici del gruppo sono in carcere e "un gruppetto senza preparazione, prestigio e struttura", come quello in libertà, non ha il pieno accesso alle informazioni necessarie a un vero disarmo.

Dall'altra parte non c'è neppure uno scioglimento definitivo e anche la sinistra radicale vuole evitare che il gruppo separatista possa assumere i contorni di un movimento politico.

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