Cronache

Tragedia al parco giochi: bambina muore schiacciata dal padre

L'uomo sarebbe caduto con tutto il suo peso addosso alla propria bambina, lesionandole irrimediabilmente il cervello e il midollo spinale

Tragedia al parco giochi: bambina muore schiacciata dal padre

Stanno emergendo particolari strazianti sulla morte, in Nuova Zelanda, di una bambina inglese di 3 anni, avvenuta lo scorso agosto in un parco giochi nei dintorni della capitale Wellington. Secondo le ultime ricostruzioni forensi, la piccola Amberlie Penninton-Foley sarebbe morta "schiacciata dal padre", caduto su di lei mentre provava un'attrazione del parco-divertimenti. L'uomo, di nome Robert, si era trasferito in Oceania con moglie e figlia nel 2011.

La morte della bambina, recita l'ultima relazione sull'accaduto messa a punto dagli inquirenti, sarebbe stata un "incidente bizzarro". Amberlie e il padre, ha ricostruito tale documento, stavano giocando insieme, il 27 agosto dello scorso anno, in un parco di Upper Hutt, una città vicino Wellington. A un certo punto, Robert aveva deciso di provare un'attrazione denominata Supernova Ring, ossia un anello di plastica sospeso da terra che ruota mentre le persone corrono su di esso o ci saltano sopra.

L'uomo, afferma la recente relazione, si era posizionato in piedi su un lato dell'anello, mentre Amberlie era seduta sull'altro lato, che era sollevato più in alto rispetto al suolo. Il rapporto stabilisce quindi che Robert avrebbe iniziato a camminare da un lato all'altro, facendo ruotare lentamente il disco di plastica. Dopo avere ripetuto più volte questa sequenza di passi, il signor Foley avrebbe, all'improvviso, perso l'equilibrio, fino a cadere giù dal Ring. Una volta precipitato al suolo, Robert sarebbe atterrato con tutto il suo peso sulla testa e sul collo della figlia; lei sarebbe inizialmente sopravvissuta all'impatto, ma in seguito avrebbe manifestato difficoltà nel deambulare e sanguinamento dal naso. L'uomo, di conseguenza, decideva di portare la bimba in ospedale, ma ogni intervento medico si sarebbe rivelato vano. Alla fine, la malcapitata veniva dichiarata morta per lesioni cerebrali e al midollo spinale.

Nelle medesima relazione, gli inquirenti scagionano con nettezza sia il padre sia i responsabili del parco-giochi, non imputando il decesso di Amberlie né a negligenze del padre né a difetti del Supernova Ring incriminato; prima che succedesse la tragedia, rimarca il rapporto, quell'attrazione non aveva mai dato problemi.

Per gli investigatori, in conclusione, la morte in questione sarebbe stata nient'altro che una fatalità, un evento imprevedibile.

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