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Trump autorizza gli allevatori a usare "bombe al cianuro" contro gli animali selvatici

La decisione di Trump è stata condannata dalle ong ambientaliste, mentre è stata subito appoggiata dagli imprenditori agricoli

Trump autorizza gli allevatori a usare "bombe al cianuro" contro gli animali selvatici

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L’amministrazione Trump ha appena autorizzato l’uso, da parte di comuni cittadini, dibombe al cianurocontro gli animali selvatici pericolosi per la sicurezza personale e per quella delle greggi e del bestiame.

Lo United States Fish and Wildlife Service, agenzia governativa federale incardinata nel dipartimento dell’Interno e competente in materia di gestione e conservazione di flora e fauna, ha appunto revocato il divieto, vigente nel Paese dal 2017 a carico degli allevatori, di impiego di dispositivi M44, ossia esplosivi che rilasciano cianuro di idrogeno. Inalando il gas tossico in questione, l’animale va incontro a una morte “straziante”.

Le autorità esecutive hanno giustificato tale svolta facendo riferimento ai “sempre più frequenti” assalti condotti ultimamente da coyote, lupi e orsi contro i capi di bestiame di aziende agricole ubicate soprattutto nelle aree naturali di Idaho e Wyoming. Alcune recenti incursioni di bestie selvatiche all’interno di ranch avrebbero persino determinato, sempre a detta dello United States Fish and Wildlife Service, il “ferimento di bambini”.

Per effetto della decisione dell’ente preposto alla salavaguardia della fauna, da oggi in poi i proprietari di fattorie situate in zone confinanti con l’habitat di specie aggressive potranno lavorare, ha annunciato il direttore dell’agenzia in questione Rowan Gould,“sapendo di avere a disposizione un formidabile strumento di deterrenza”. Finora, gli allevatori potevano difendersi dalle incursioni di coyote e orsi soltanto ricorrendo ad armi da fuoco o a lama lunga.

Il via libera di Washington all’utilizzo di bombe al cianuro da parte degli allevatori ha subito indignato le associazioni ecologiste, che hanno dichiarato di volere“trascinare in tribunale” l’amministrazione Trump. Ad esempio, il Center for Biological Diversity ha bollato l’utilizzo di ordigni M44 come “un crimine contro la natura”, precisando contestualmente che questi ultimi sarebbero suscettibili di causare anche “ripercussioni altamente nocive sulla salute umana. Collette Adkins, esponente di tale ong, ha poi accusato il tycoon di stare diffondendo nel Paese una “mentalità pericolosa, secondo la quale l’uso sproporzionato della forza sarebbe un diritto incomprimibile”.

A difesa del provvedimento incriminato si sono invece schierate le associazioni degli imprenditori agricoli. La U.S.

Farmers and Ranchers Alliance, ente rappresentativo delle istanze dei proprietari di ranch e fattorie, ha appunto salutato la svolta dell’amministrazione Trump come un gesto emblematico della “sensibilità del presidente verso i problemi quotidiani di chi fa girare l’economia americana lavorando duramente in mezzo a una miriade di difficoltà create dalla natura selvaggia”.

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