Tsipras sfida la Troika: luce gratis e cibo a 300mila famiglie

Il capo del governo greco ha annunciato ai propri ministri che intende adottare alcune misure umanitarie

Tsipras sfida la Troika: luce gratis e cibo a 300mila famiglie

Qualcuno la vede già come una sfida, l'ennesima sfida che Alexis Tsipras muove all'Ue (e all'ex Troika). Dopo aver firmato un accordo con cui impegna il proprio governo a non prendere iniziative che avrebbero ricadute (in negativo) sul bilancio, per mantenere fede all'esigenza di tenere i conti sotto controllo, ora il premier annuncia alcune misure che, in qualche modo, vanno in controsto con questa linea di austerity. Vediamo subito di cosa si tratta: elettricità gratis e aiuti alimentari a 300 mila famiglie povere, e una norma che impedisce alle banche di confiscare la prima casa. Dopo dovrebbe spuntare un condono fiscale (che in realtà dovrebbe portare almeno 2,5 miliardi nelle casse dello Stato) e c'è anche un progetto con cui il governo di Atene intende alleggerire le banche per i prestiti in sofferenza (quelli in cui gli istituti hanno molte difficoltà a farsi rimborsare). "E' l'ora di governare e non di parlare e posso garantire che non avremo un terzo piano di salvataggio a luglio", ha detto Tsipras con piglio decisionista.

Inevitabile il riaccendersi delle tensioni con i creditori (l'Ue, Germania in primis, la Bce e il Fmi). Tsipras deve stare molto attento ed è costretto a muoversi, come un equilibrista, mantenendo fede agli impegni presi e, al contempo, facendo qualche concessione al popolo che lo ha votato. In fibrillazione da giorni Syriza, il partito del premier, che non ha gradito le "troppe" concessioni fatte a Bruxelles. I sondaggi però sembrano premiarlo (ancora): secondo Parapolitika gode del 42% del consenso, il 6% in più rispetto alle elezioni. E tre quarti dei greci (il 76%) è convinto che il governo si sia comportato bene.

Ora Tsipras sembra voler procedere con un colpo al cerchio e uno alla botte: da un lato segue le indicazioni dell'Europa, dall'altro fa qualche concessione ai suoi elettori.

Gioca sul fatto che l'esplosione di una nuova grave crisi del suo Paese provocherebbe una reazione a catena su tutti gli altri mercati europei. E per questo spera di poter ottenere qualche piccolo spazio di manovra in più rispetto ai rigidi protocolli che ha dovuto accettare. Ce la farà? Staremo a vedere.

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