Ucciso un agente di sicurezza: giallo alla centrale di Charleroi

Uccisa con un colpo alla testa la guardia di un sito nucleare. La procura di Charleroi smentisce la pista terroristica. Falso il furto del badge

Ucciso un agente di sicurezza: giallo alla centrale di Charleroi

Una guardia della sicurezza alla centrale nucleare di Charleroi, a 50 chilometri da Bruxelles, è stata ammazzata due giorni dopo degli attentati di Bruxelles. L'omicidio era stato inizialmente collegato agli attacchi di martedì scorso all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. Giovedì era, infatti, emerso che tra gli obiettivi dei due fratelli kamikaze, Khalid e Ibrahim El Bakraoui, ci potessero essere anche l'attacco ad alcuni siti nucleari del Paese. La procura di Charleroi ha però smentito ufficialmente la pista terroristica.

Didier Prospero stava portando fuori il cane quando è stata ferita a morte da un colpo di pistola alla testa. La stessa sorte è toccata all'animale. Il corpo di Prospero è stato ritrovato dai suoi tre figli, al loro ritorno da scuola. L'omicidio ha subito creato il panico perché si era inizialmente parlato di un furto del pass d'ingresso alla centrale nucleare. Si è, infatti, temuto che l'omicidio dell'agente potesse essere collegato con la cellula islamista che ha compiuto gli attentati all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. Nel mirino dei fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui c'era, infatti, il Centro studi dell'energia nucleare belga di Mol (Cen), nelle Fiandre. I due jihadisti spiarono il direttore generale del Centro forse per sequestrarlo insieme ai familiari e costringerlo ad accompagnarli all'interno del Centro che ospita un reattore sperimentale e contiene grandi quantità di materiali radioattivi.

La struttura è, infatti, leader mondiale nella produzione di isotopi. Da metà febbraio la centrale è presidiata dall'esercito.

La procura di Charleroi ha, tuttavia, smentito sia la pista terroristica per l'omicidio di Didier Prospero sia il furto del badge.

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