La minaccia dello Stato islamico piomba, come un incubo sanguinario che si fa realtà, sugli americani. A Washington è stato arrestato un agente della polizia dei trasporti con l'accusa di aver tentato di offrire sostegno materiale all'Isis. Un arresto che getta nel panico un'intera nazione che scopre, dopo la strage di Orlando, di essere ancora esposta e vulnerabile di fronte ai terroristi islamici.
Questa mattina, come racconta il Washington Post, sono scattate le manette ai polsi di Nicholas Young, 36enne di Fairfax, in Virginia. L'accusa è di aver fornito i codici per gli acount di messaggistica mobile che i combattenti dell'Isis usano per comunicare tra loro e per reclutare nuovi seguaci. A luglio aveva inviato i codici come carta regalo del valore di 245 dollari a un informatore dell'Fbi credendo che fosse un conoscente che lavorava per il gruppo militante. Le autorità hanno chiarito che non c'è mai stata una minaccia reale al sistema dei trasporti di Washington.
Young, che era sotto indagine dal 2010, era un conoscente di Amine El Khalifi che nel 2012 si era dichiarato colpevole di aver tentato un attacco suicida al
Congresso a Washington nel 2012. E che nel 2011 era stato in Libia per combattere al fianco dei ribelli nella rivolta contro Muhammar Gheddafi portando con sé giubbotti antiproiettile e altro materiale militare- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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