"Cari amici, sono qui oggi davanti a voi come un'orgogliosa cittadina siriana, per dirvi che prima di questa guerra (...) non sapevamo l'ingiustizia, il terrorismo o la criminalità. (...) Ma la cosa più importante è che prima di questa guerra, non esistevano i profughi siriani".
Inizia così il discorsi di una donna siriana durante la manifestazione organizzata domenica scorsa a Belgrado dal Movimento Nazionale serbo "Obraz". Nel video che sta diventando virale sui social, si sente un discorso che mette al muro l'azione dei paesi occidentali in Siria, il loro traballante intervento militare e la decisione di accogliere chi scappa da quelle terre. Un approccio che quella donna, che ha vissuto e vive da vicino il dramma, considera errato: per aiutare davvero i profughi bisogna vincere la guerra in Siria: "Se l'Occidente non vuole i rifugiati o non vuole che muoiano in mare, perché non ferma le sanzioni contro il popolo siriano? Perché non aiuta l'esercito siriano a sbarazzarsi del terrorismo e a rendere nuovamente la Siria un luogo sicuro? Perché non si muove a ricostruire le case distrutte con i soldi che spendono per i rifugiati?".
Un discorso contro i leader europei pronti ad aprire le porte e incapaci di sconfiggere l'Isis. Che piange per i profughi morti in mare e non si preoccupa dei tanti che stanno dando la vita faccia a faccia con il terrore. "Abbiamo perso 100.000 soldati che combattono contro gli estremisti - continua il suo discorso la ragazza siriana - non sento piangere su di loro, su quelli che hanno dato l'anima per difendere una nazione lasciando sole le famiglie orgogliose. Loro meritano di essere aiutati".
E su migranti che in questi giorni stanno entrando in Europa: "Molti di loro sono jihadisti, e per di più sono pagati migliaia di euro per venire da noi.
Lasciate che vi dica che il denaro che una famiglia di 5 persone paga per raggiungere l'Europa è sufficiente per comprare una casa in una zona sicura in Siria, iniziare un nuovo lavoro e vivere bene. Non sono rifugiati, ma migranti economici".
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