Viaggio nell'Isis, le donne e la fabbrica dei veli islamici

Donne sottopagate costrette a lavorare più di 12 ore per produrre i veli islamici da far indossare alle bambine. Sostieni il reportage

Viaggio nell'Isis, le donne e la fabbrica dei veli islamici

Donne sfruttate per ore e costrette a cucire veli per le bambine. I jihadisti dell'Isis hanno postato sui loro blog le immagini di una fabbrica di hijab (velo islamico) in Iraq. La fabbrica è gestita dagli stessi jihadisti e la sua specializzazione sono i mini-hijab, vale a dire veli per bambine. Le foto mostrano una decina di donne coperte da velo nero integrale che lavorano alle macchine da cucire in una grande fabbrica, che si troverebbe nella provincia settentrionale di Niniveh, dove l’Is ha proclamato il suo califfato.

Alcuni degli scatti mostrano le donne all’opera mentre imballano i veli in sacchetti di plastica. Altri mostrano alcuni uomini che li distribuiscono a donne e bambine in fila davanti a un banchetto. Altri ancora mostrano due piccole ’modellè che indossano un velo nero che le copre dalla testa ai piedi, tranne che sul volto. Le immagini mostrano come l’Is stia ’islamizzandò il sistema economico delle zone che controlla.

Nel suo califfato, tra Iraq e Siria, l’organizzazione ha imposto la sua versione
estremista dell’Islam, che tra l’altro prevede il velo islamico per tutte le donne, dalla pubertà in poi. Un manuale per la perfetta moglie del jihadista, pubblicato online nei giorni scorsi, indica che la donna è adatta al matrimonio a partire dai nove anni.


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