Gian Maria De Francesco
da Roma
«È stato un errore non appoggiare il precedente governo». Mario Mazzoleni, ex presidente di Confindustria Lombardia, ha ribadito a Luca Cordero di Montezemolo, numero uno dellassociazione degli industriali italiani, le critiche che aveva espresso nel consiglio di presidenza precedente il tormentato convegno di Vicenza. Il nuovo inquilino di Palazzo Chigi non ha convinto la base e la nostalgia delle attenzioni riservate da Silvio Berlusconi al mondo imprenditoriale si fa già sentire.
Mazzoleni, nel corso dellassemblea privata di ieri, è intervenuto in maniera decisa facendo riemergere le contraddizioni interne a Confindustria. Al di là dei mugugni, però, il presidente della Fiat è riuscito a superare anche questesame ottenendo una larghissima maggioranza (96,7% di consensi con 1.142 voti a favore e solo 37 contrari) per la sua squadra di governo e per il suo programma. I punti cardine sono i soliti: risanamento dei conti pubblici concentrando tutti gli sforzi sullo sviluppo del Paese, taglio del cuneo fiscale da dirottare in larga parte alle imprese (eventualità sgradita alla Cgil, ndr), abbassamento dei prezzi energetici, ripresa del dialogo con i sindacati, innovazione e le liberalizzazioni.
Nei confronti del nuovo esecutivo Montezemolo ha scelto la strada dellattendismo. «Valuteremo a seconda di quello che succede», ha detto il presidente in assemblea. La platea è rimasta fredda. «Ma può una maggioranza che vuole aumentare le tasse e cancellare la legge Biagi non essere criticata?», domanda un imprenditore. Le risposte si potranno avere solo oggi nellassemblea pubblica e lapplausometro per lintervento di Bersani e il saluto di Prodi faranno capire se il vento sia cambiato.
La frattura di Vicenza, che si stava ricomponendo sulla base della fedeltà allistituzione Confindustria, potrebbe presto riaprirsi. «Molte messe cantate e pochi passi in avanti. Bisogna cambiare pagina», ha sottolineato lex presidente Antonio DAmato commentando la relazione. Nel corso della giunta successiva allassemblea privata il numero uno di Viale dellAstronomia ha proposto a sorpresa come consiglieri di nomina presidenziale il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e il patron di Tods, Diego Della Valle. Dimessosi dopo Vicenza, limprenditore marchigiano è stato richiamato nella stanza dei bottoni. La votazione era terminata con 67 voti a favore e 50 contro. I presidenti di Assolombarda e Federchimica, Diana Bracco e Giorgio Squinzi, e gli imprenditori Riva e Destro hanno formalmente protestato con Montezemolo nel fragore dellassemblea. Poi una telefonata allamico Diego che «politicamente» ha rifiutato linvito.
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