Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, ha lasciato l’hotel Forum dove alloggia da sabato sera intorno alle 10 e 45 e si è recato al Quirinale dove era atteso dal capo dello Stato per sciogliere la riserva sulla formazione del governo e sottoporgli la lista dei ministri. Dopo due ore di colloquio, finalmente la lista dei ministri è stata comunicata. Confermate alcune indiscrezioni. Innanzitutto, il ministro dell'Economia sarà lo stesso premier Mario Monti. Corrado Passera sarà ministro delle Infrastrutture, dei Trasporti e dello Sviluppo economico. Antonio Catricalà, ex presidente dell'Antitrust, è stato nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giulio Terzi di Sant'Agata agli Esteri, Francesco Profumo all'Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Ornaghi ai Beni culturali, Renato Balduzzi alla Sanità, Fabrizio Barca ministro per la Coesione territoriale, Mario Catania ministro alle Politiche agricole.
Tre le donne ministro del nuovo governo: Anna Maria
Cancellieri all’Interno, Paola Severino alla Giustizia, Elsa Fornero al Lavoro e Pari Opportunità. Mentre tra i ministri zenza portafoglio ci sono: Enzo Moavero agli Affari europei, Andrea Riccardi all'Integrazione e cooperazione, Piero Giarda ministro dei Rapporti con il Parlamento, Fabrizio Barca alla Coesione territoriale, Piero Gnudi al Turismo e Sport.
Il nuovo premier ha spiegato così la sua decisione di non inserire alcun politico nella compagine di governo: "La non presenza di personalità politiche nel governo agevolerà anziché ostacolare il governo radicamente, perché toglierà un motivo di imbarazzo".
Monti ha poi spiegato che "la blindatura di un governo dipende dalla sua capacità di agire incisivamente e di spiegare ai cittadini e al Parlamento la portata della sua azione. Questa è la blindatura che cercherò con i miei ministri". D’altronde, ha poi aggiunto, "le forze politiche hanno manifestato una chiara preferenza, che spero stiano uscendo da una fase di dialettica molto, molto vivace, per sostenere questo governo senza farne parte. D’altra parte la stessa nascita di un governo innovativo riflette la grande convinzione delle forze politiche che si tratti di momento straordinario".
Successivamente Monti si è recato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. La folla lo ha aspettato fuori da Monte Citorio e appena è uscito qualcuno ha gridato: "Ci pensi lei...". La risposta di Monti non si è fatta attendere: "Certo che devo pensarci, sono qui per questo".
Dopo il giuramento al Quirinale - alle 17 in punto - e le tradizionali foto di rito, il nuovo esecutivo è ufficialmente in carica. Avrà i pieni poteri dopo la fiducia dal parlamento, prevista entro la settimana. Napolitano ha voluto inviare un "cordiale saluto e ringraziamento" a Berlusconi e all’esecutivo uscente. La reazione dell’Ue al nuovo governo - ha detto il Capo dello Stato - "la vedremo molto presto, ma già ci sono molti segnali positivi di fiducia". Poi Napolitano ha aggiunto: "Prestissimo avremo la conferma di questa positiva predisposizione delle istituzioni europee nei nostri confronti".
Dopo il giuramento arriva anche
l'approvazione dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Intervenendo ufficio di presidenza del Pdl il Cavaliere ha detto: "Con Monti siamo in buone mani, con lui ci sarà una collaborazione leale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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