Taormina. Arriva «il Caimano» e si pappa tutto: nastri, premi e gloria altrui. Spiaggiato sulla costa jonica, confuso e felice daver stravinto sei premi per Habemus Papam, ieri Nanni Moretti ha aperto bocca e, da Bisignani a Woody Allen, ha inglobato tutto nel solito morettismo, un tic servito ad hoc in occasione dei Nastri dargento. «Il Vaticano, il Papa, i cardinali: il cinema si fa anche per questo», spiega lo splendido ultracinquantenne, oscurando con la sua persona di culto - per certuni - il rito di presentazione dei premi e dei premiati. «Io milludo e marrabbio con me stesso e con il quotidiano perchè ogni giorno mi dice: stavolta è finita». Finita cosa? La solita solfa: kaputt Berlusconi, al diavolo il governo, pfui la destra. Naturalmente, nello stucchevole ping pong tra leader carismatico - lui, Nanni, così identico al premier quando gigioneggia si materializza una dinamica di dominio. Quando Moretti esterna, i cronisti vanno in brodo di giuggiole e gli servono assist a ripetizione. Sarà che la messa in onda de Il Caimano su La 7 così identica a Raitre da consentire a Crozza la replica dun siparietto già messo in onda dai telestipendiati di De Benedetti, ha fatto bum; sarà che non basta salire su un palco e prendersi un nastro, riecco Nanni con la sua pletora di luogocomunismi.
«Il referendum? Una vittoria dei cittadini e una sconfitta della destra. In un altro paese di democrazia occidentale, se di un presidente del consiglio si fosse saputo un millesimo di quel che sè saputo di Berlusconi, sarebbe stato costretto alle dimissioni dai suoi stessi alleati. A essere molto generosi, Berlusconi mi sembra una persona sempre più confusa», proclama il maestro di pensiero. Il vero confuso, tuttavia, ieri pareva lui, che a più riprese mostrava unincapacità di attenzione (troppo caldo? troppo vento di canale?), tipica dellartista senescente. Tanto da fornire risposta a una domanda dopo una ventina di minuti, a giiornalista rassegnato e mentre unaltra cronista chiedeva già unaltra cosa. «Vediamo cosa succede dopo lestate. Qui, tra attacchi alla magistratura, DellUtri condannato per mafia, i fatti gravissimi di Bisignani...insomma, vedremo quanto di quello che è successo resterà nella nostra consapevolezza»: Persino aulico, il vecchio ragazzo viziato di Monteverde. Detestabile, però, quando ruba la scena allo sceneggiatore Massimo Gaudioso, premiato per Benvenuti al Sud. Capito dessere gradito ai suoi fan e ai giornalisti di cinema, Nanni prende la palla al balzo e non la molla più. «Com'è stato sceneggiare Benvenuti al Sud e sceneggiare, invece, Gomorra?, domanda il conducator. Silenzio, imbarazzo. «Una differenza cè - abbozza il Gaudioso. E chissenefrega se Gomorra è targatoa Fandango, ossia Domenico Procacci, sodale economico di Moretti. Quel che si vuole fare inetndere è che uno sceneggiatore al soldo di Medusa (cioè Silvio Berlusconi) quando scrive una commedia popolare di successo, come Benvenuti al Sud, si squalifica.
«Ma tu ci sei andato a vedere il tuo film? - stringe Moretti. «Beh...
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