Morire accoltellato per una lite sul calcio

La Spezia«Ho visto persone morire per stupidità, ma vedere un padre ucciso per un commento sul calcio è pura follia». Le parole di uno dei soccorritori del 118 che hanno cercato invano di evitare una tragedia assurda gelano la notte spezzina quando all’alba esce dall’obitorio cittadino. Fino a pochi minuti prima, verso le cinque del mattino, aveva tentato con i colleghi di salvare la vita a Jonathan Esposito, 27 anni, padre di un bambino di 2 anni, che era stato accoltellato davanti ad un circolo Arci nella periferia della città da un coetaneo di Carrara.
Un omicidio assurdo quello accaduto la notte tra sabato e domenica alla Spezia, qualche parola di troppo, un commento sul calcio amplificato dalla rivalità storica tra le provincia spezzina e la vicina Massa Carrara, un apprezzamento poco gradito per una ragazza, poi un coltello che scatta e si infila nel cuore di Jonathan. Erano da poco passate le quattro del mattino in una strada dell’area retroportuale dove si trovano due locali molto frequentati dalla gioventù spezzina, soprattutto nel fine settimana. Esposito, secondo quello che hanno raccontato i presenti, era con alcuni amici all’interno del circolo dove si stava svolgendo una festa di Carnevale, quando si è trovato al centro di una rissa in cui erano coinvolti altri ragazzi. Un diverbio banale legato al calcio. Ma anche molta tensione dovuta ai commenti rivolti dai carraresi verso una ragazza presente nel locale.
Sembrava che il diverbio potesse concludersi, ma i due gruppi hanno proseguito la discussione fuori dal locale. Qualche spinta, urla e parole di sfida. Secondo alcuni testimoni, Esposito avrebbe reagito, ponendosi di mezzo. Di colpo la situazione è peggiorata ed è arrivata al terribile epilogo che ha portato alla morte del giovane. L’assassino di Esposito è stato protetto da tre amici. I quattro, compresa la condizione critica del giovane, si sono dati alla fuga. Pare che qualcuno abbia provato a fermare l’auto su cui viaggiavano ed altri testimoni sono riusciti a segnare il numero di targa.
Quando sono arrivati carabinieri, polizia e medici del 118, Jonathan era a terra in condizioni disperate. Il personale sanitario ha tentato di rianimarlo, ma non c’era più nulla da fare. Attorno al ragazzo c’erano ancora molti amici, alcuni hanno seguito l’ambulanza nella vana corsa in ospedale, comprendendo cosa era accaduto quando il mezzo ha rallentato e deviato verso l’obitorio. Davanti al locale, un piccolo circolo Arci molto conosciuto alla Spezia che sino all’altra notte era considerato da tutti un luogo «tranquillo», quando sono giunte le forze dell'ordine vi era ancora molta gente.
Grazie alle indicazioni fornite dai presenti i carabinieri hanno stretto il cerchio attorno ai quattro.

Quando, dalle notizie che filtravano sui siti e dalle tv locale, è stato chiaro che gli inquirenti avevano dei sospetti molto precisi, uno dei quattro ragazzi coinvolti nella rissa, si è costituito a Carrara. Il ragazzo ha poi confessato. È un coetaneo della vittma, un ragazzo di 27 anni, di Carrara, si chiama Davide Tenerani. Jonathan Esposito faceva il meccanico, ma aveva da poco perso il lavoro.

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