In mostra i tesori dell'Archivio Segreto Vaticano

Dagli autografi di Galilei a quelli di Michelangelo, un centinaio di documenti dell'Archivio verrà esposto ai Musei Capitolini a partire dal prossimo febbraio quando festeggerà i suoi primi quattrocento anni di vita

In mostra i tesori dell'Archivio Segreto Vaticano

Se fosse possibile allineare tutti i faldoni e documenti conservati nell'Archivio segreto vaticano servirebbe uno scaffale lungo più o meno 85 chilometri. Più o meno la stessa distanza che separa Milano da Stresa. A immaginarla, la scena, mette i brividi. E certo il lavoro di archivista negli asettici cunicoli che compongono gli «arcana» vaticani non è un compito di quelli che lasciano indifferenti. «Lavoro qui dentro da 32 anni - confessa monsignor Sergio Pagano, responsabile da 16 anni dell'Archivio segreto vaticano - e di certo posso ritenermi ignorante su buona parte di quanto qui si conserva. L'immenso tesoro documentario è come un mare difficile da navigare ma dalle sorprese inesauribili».
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) l'Archivio segreto vaticano è accessibile solo a studiosi ed esperti. Il grande pubblico può solo immaginare quelle atmosfere cupe e rarefatte o altrimenti può guardare su qualche catalogo le riproduzioni fotografiche di celebri documenti autografi. Il patrimonio storico-artistico contenuto nell'Archivio non è alla portata di tutti ed è proprio per questo che monsignor Pagano, insieme con il cardinale Raffaele Farina, Bibliotecario vaticano, hanno pensato di selezionare un campione significativo di questi documenti e farne oggetto di una mostra. Magari da allestire «al di là» del Tevere. Magari all'interno di una cornice altamente significativa. Magari in un momento storico preciso e simbolico. E infatti così sarà. Il prossimo febbraio l'Archivio segreto vaticano festeggerà i suoi primi quattrocento anni. E sarà allora che aprirà al pubblico la mostra «Lux in Arcana» organizzata dai responsabili dello stesso Archivio vaticano insieme con la Sovrintendenza ai beni culturali del Comune di Roma. La sede dell'esposizione? I Musei Capitolini, naturalmente. Considerato il più antico museo al mondo e nato per espressa volontà di un pontefice, Sisto IV, nel 1471. L'esposizione vuole spiegare e raccontare che cos'è e come funziona l'Archivio dei Papi e, nel contempo, rendere visibile l'invisibile e far sì che anche il normale visitatore possa accedere, almeno per una volta, alle meraviglie finora custodite nell'Archivio Segreto Vaticano. Un titolo, «Lux in arcana», che comunica anche il principale obiettivo della mostra: la luce che filtra nei recessi dell'Archivio (lux in arcana) illumina una realtà preclusa ad una conoscenza superficiale, ma fruibile solo attraverso il contatto diretto e concreto con le fonti dell'Archivio, che apre le porte alla scoperta della storia, a volte inedita, raccontata nei documenti.
Verranno esposti documenti di straordinaria valenza storica, fra i quali il «Dictatus Papae» di Gregorio VII, la bolla di deposizione di Federico II, la lettera dei membri del Parlamento inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII, gli atti del processo a Galileo Galilei, la lettera su seta dell'imperatrice Elena di Cina, la lettera su corteccia di betulla scritta dagli indiani d'America a Leone XIII, alcuni scelti documenti del «periodo chiuso» relativi alla Seconda guerra mondiale. Saranno presenti anche alcuni autografi di Michelangelo e alcuni telegrammi «diplomatici» che testimoniano in maniera indiretta la temperie della presa di Roma durante i moti risorgimentali.
I cento documenti - scelti tra codici e pergamene, filze e registri, manoscritti - rimarranno in esposizione ai Musei Capitolini da febbraio a settembre 2012.

I documenti saranno inseriti in allestimenti multimediali, guidati da una rigorosa quanto coinvolgente narrazione storica, faranno sì che il visitatore possa «rivivere» i documenti, che si animeranno con il racconto dei retroscena e dei personaggi coinvolti, permettendogli così di assaporare alcuni famosi eventi del passato. Da luglio sarà anche disponibile il sito www.luxinarcana.org che, a partire dal mese di luglio, di giorno in giorno si arricchirà di contenuti didattici e informativi in attesa dell'apertura della mostra.

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