Motta di Livenza, ora l’ospedale guarda al futuro

Dal primo settembre all’Ospedale Riabilitativo di Motta di Livenza (Tv), che dal 2004 è sperimentazione gestionale pubblico-privata accreditata dalla Regione Veneto, si possono effettuare visite specialistiche in regime privatistico ad un prezzo politico, corrispondente al minimo previsto dai tariffari degli ordini dei medici, ed in orari particolari. L’accreditamento, approvato i primi di agosto con delibera della Giunta regionale del Veneto,è il primo passo per l’inserimento definitivo della struttura di Motta di Livenza, nella programmazione socio-sanitaria regionale. Obbiettivo finale è quello di assegnare all’ospedale il ruolo di capofila di una rete regionale per la riabilitazione, fortemente voluta dall’assessore Luca Coletto.«Offriamo la possibilità di accedere alle visite dalle 18 alle 19.30 dei giorni feriali e nella giornata di sabato. In questo modo gli utenti non sono costretti a rinunciare a giornate di lavoro», dice il direttore generale Alberto Prandin. «E’ una decisione condivisa con i dirigenti medici e con il sindacato e presa a seguito di molte richieste da parte dei pazienti di poter essere seguiti dallo specialista di fiducia. Il nostro poliambulatorio - continua Prandin - attrae circa 270mila pazienti l’anno, a fronte dei 60mila del 2004, quando iniziò la sperimentazione gestionale. In pratica, il 40 per cento delle visite a carico della ULSS9 Treviso si effettuano a Motta di Livenza. La brevità delle liste d’attesa, l’alta professionalità degli specialisti e l’eccellenza dei servizi hanno prodotto una significativa inversione di tendenza rispetto al passato, quando molti cittadini ricorrevano alle strutture sanitarie del vicino Friuli». La Giunta regionale ha attribuito il 3 agosto scorso all’Ospedale di Motta l’accreditamento istituzionale, ulteriore passo verso l’inserimento definitivo nella programmazione socio-sanitaria regionale. «C’è una volontà concorde - dice ancora Prandin - di attribuire al nostro ospedale un ruolo specifico di riferimento regionale per la riabilitazione neurologica e cardiologica di alta specialità. Le numerose verifiche sulle attività svolte e sui risultati raggiunti hanno sempre avuto esito positivo. Inoltre, dal 2005 questo ospedale produce utili e, altra inversione di tendenza, ha più che raddoppiato il personale.

In un momento difficile - conclude Prandin - l’ospedale di Motta si conferma quale punto di riferimento per il proprio e modello gestionale, una formula che alla agilità del regime privatistico unisce la garanzia del controllo pubblico sulla qualità dei servizi.L’azienda sanitaria di Treviso è socio con oltre il 70% della proprietà azionaria».

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