Le multe per i volantini elettorali? L’Amiu le dà solo al centrodestra

La città è piena di «rumenta» agli angoli delle strade. I marciapiedi sono una specie di campo minato. I cassonetti sono strapieni. Quasi nessuno viene multato se non fa la raccolta differenziata. I compagni ispettori di Amiu contestano verbali da 100 euro per i candidati del solo centrodestra che collocano i «santini» sui parabrezza delle auto posteggiate sul suolo pubblico. Roba da Ddr. È successo alle 11.30 di ieri in piazzale Marassi, dove due zelantissimi agenti dell’Amiu in borghese, «inviati» dal presidente Roberto Casale e dall’ad Pietro Antonio D’Alema, hanno fermato Maria Sciuto, candidata del Pdl per Vinai nel consiglio municipale IV Media Valbisagno. «Avevo appena finito di collocare un volantino su un’auto - ammette onestamente Sciuto - e stavo per andarmene, quando un uomo in borghese ha intimato di fermarmi. Sono rimasta interdetta. Ha mostrato il tesserino e la placca di riconoscimento dell’Amiu. Ha compilato il verbale da 100 euro. Mi ha salutato ed è salito su una Panda bianca senza segni di riconoscimento, dove alla guida c’era un altro agente in borghese. Anche se mi ha correttamente indicato la norma del regolamento di polizia urbana che avevo violato, non capisco perché non siano intervenuti precedentemente quando a collocare i volantini, nella stessa zona, c’erano altri candidati, guarda caso del Pd e dell’Idv».
Il vecchio regolamento comunale prevedeva il divieto di collocazione dei volantini, ma col comma 2 dell’articolo 42 si era prevista «l’eccezione per i volantini distribuiti per propaganda elettorale e per finalità politiche e sindacali». Nel luglio scorso la giunta Vincenzi ha cancellato l’eccezione ed è rimasto il perentorio articolo 28 lettera «j». «La norma prevede che ai fini dell’applicazione della sanzione - spiega l’avvocato Matteo Campora - il beneficiario del messaggio pubblicitario è ritenuto obbligato in solido. Forse Marta Vincenzi ha trovato il modo di ridurre la voragine di debito che lascia ai genovesi.

Non mi risulta che sia mai stato multato un esponente che sostiene Marco Doria. L’interpretazione così zelante e sofistica a danno di una candidata del centrodestra da parte di un’azienda più politicizzata che municipalizzata, fa sorgere sospetti circa la sinistra finalità della sanzione».

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