Il Genoa allacci le cinture di sicurezza. Vedersi sparare addosso i tre punti di penalizzazione per doping amministrativo prima della partita, poi perduta, contro la Juve, è stato solo un colpo a salve. Ieri invece è arrivata una decisione che ha fatto infuriare la tifoseria del Grifone e inizialmente anche la dirigenza: la Prefettura di Brescia, infatti, a soli due giorni dalla partita tra la squadra di casa e il Napoli ha deciso di rinviare la partita, molto attesa e importante per tutte e due le formazioni e di riflesso per il Genoa, a martedì prossimo alle 18 per motivi di ordine pubblico. Visti i precedenti tra le due tifoserie, forse, si poteva assumere questa scelta seria e responsabile un po prima anche perché lOsservatorio degli eventi sportivi nel Ministero dellInterno aveva indicato questa gara a «rischio 3». Poi nei giorni scorsi lescalation di violenze verbali sui siti degli ultrà delle due squadre ha fatto scattare lemergenza.
Il tecnico bresciano Cosmi ha parlato di schifo, il direttore generale lombardo ha dichiarato invece che il calcio è sempre in mano ai delinquenti e che i fatti di Catania non hanno insegnato nulla. Di sicuro è che no, neanche stavolta i rossoblù giocheranno conoscendo il risultato della squadra di Reja che insegue a due punti e che a Brescia rischia forte contro una squadra tornata in corsa play-off. Ma ci sono anche interrogativi sul fatto che il campionato sia regolare considerato che il Napoli ha alcuni giocatori infortunati e che per martedì potrebbe tornare in campo con due giorni in più a disposizione.
Al Genoa non lhanno preso bene questo rinvio. Ma anche se la società ufficialmente non ha preso posizione, ieri il vicepresidente Pastorello sorrideva ironicamente di fronte alla notizia, chiudendosi poi in una riunione fiume con i suoi collaboratori, in serata ecco il suo commento: «Dispiace che si siano verificate queste situazioni, ma sono state prese dal vicinale. Dispiace anche che a decidere non sia stata la Lega e la Federcalcio, visto che spesso si parla di autonomia dello sport, ma un organo esterno. Che il Genoa giochi in anticipo o in posticipo non ci cambia la vita. Dobbiamo solo vincere». Ha parlato sul rinvio anche il tecnico Giampiero Gasperini che ha ostentato una calma olimpica: «Dispiace perché qui si sono fatti settemila mini abbonamenti in pochi giorni e cè voglia di calcio. Da altre parti si danno appuntamento per picchiarsi e per colpa di cento individui a perdere è il calcio. Certo, il Napoli può recuperare calciatori infortunati, ma credo alle motivazioni serie per cui è stata spostata la partita di Brescia. E comunque per noi non cambia nulla. Dovevamo vincere contro la Triestina col Napoli in campo al pomeriggio, dobbiamo vincere anche se il Napoli gioca di martedì. Ci servono questi tre punti a tutti i costi e grazie anche alla tifoseria dobbiamo centrare questo obiettivo. Capisco però anche la nostra gente che è un po disorientata».
Popolo genoano che ha colto immediatamente il segnale arrivato da Brescia. La tifoseria organizzata dellAcg con un comunicato ha invitato a portare sciarpe e bandiere al Ferraris per sostenere la squadra contro la Triestina. Appello lanciato anche da alcuni capi storici della Gradinata Nord.
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