Cronaca locale

Dottoressa aggredita e derubata: "Città invivibile"

Dottoressa aggredita e derubata: "Città invivibile"

È molto duro lo sfogo che una dottoressa palermitana, che lavora in una clinica di Napoli, affida a Facebook. Chiara Lanza Volpe è stata aggredita e derubata all'ombra del Vesuvio. Con una violenza che colpisce e lascia senza parole.

"Non è mia abitudine condividere certi stati - scrive la dottoressa Volpe - ma vorrei raccontarvi una situazione degna di nota. Premesso che qualche giorno fa sono stata derubata del mio cellulare che stava in borsa, stasera sotto casa sono stata aggredita, picchiata, presa a pugni, ho subito un’aggressione praticamente con le chiavi di casa in mano. Ho reagito con calci e pugni. Ho subito un’aggressione totalmente immotivata, mi hanno rubato il cellulare vecchio e mal funzionante, ma la cosa più agghiacciante è stata l’aggressione subita. I pugni che mi sono stati dati. La cattiveria con cui sono stata buttata a terra, presa a calci e strattonata".

Per fortuna sono arrivati i militari che si trovavano vicino alla casa della dottoressa. "Erano totalmente sconvolti per l’accaduto. Mi hanno aiutata e hanno chiamato la polizia che è arrivata dopo un po’ (totalmente impegnata per le continue aggressioni che stanno avvenendo a Napoli) ed io me la sono cavata con lacrime di rabbia, sgomento, paura, tanta paura e lividi sparsi per il corpo. Ho combattutto con calci e pugni in difesa per ciò che accadeva. Sto bene, ma sono scossa e arrabbiata. Ma sto bene. Lo dico per non farvi preoccupare… i lividi passano… Ho voluto scrivere questo post per condividere la mia esperienza".

Poi arriva l'amaro sfogo del medico: "Premettendo che vivo a Napoli da 5 anni e mezzo e nel giro di 5 giorni mi è accaduto l’impossibile, il mio appello si rivolge a chi ai piani alti controlla questa città. Ecco, questa città che io ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile. Io lavoro dalla mattina alla sera e alla notte e alla mattina successiva, e non mi fermo mai. Mi lascio libera una sera a settimana, per svagarmi, perché sono giovane e perché voglio almeno godermi qualche ora di giovialità, perché il lavoro è importante, ma sono convinta che almeno una sera a settimana bisogna distrarsi. Ma, mi viene spontaneo da chiedere… perché investire in questa città e buttare sangue se mi risponde trattandomi male, aggredendomi, derubandomi e picchiandomi? Spero che questo post possa girare e questa mia denuncia arrivi a chi di dovere, quindi condividete se potete, perché forse è l’unica speranza che abbiamo per riprendere una città totalmente allo sbaraglio".

Chi amministra la città ma anche chi è responsabile dell'ordine pubblico dovrebbe prendere in seria considerazione questo amarissimo sfogo.

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