Cronaca locale

Scritte contro forze dell'ordine, nella stazione incubo di Napoli

Nella stazione della Circumvesuviana di San Vitaliano simboli nazisti e scritte razziste. A denunciarlo il presidente dell’Eav, l’ente che gestisce la Circumvesuviana

Scritte contro forze dell'ordine, nella stazione incubo di Napoli

“Neri al rogo” sul vetro della biglietteria vuota. Poi, tre svastiche disegnate in rosso: due sul pavimento e una su una saracinesca abbassata, sotto un tabellone fermo sugli orari dei treni dell’alba di chissà quale giorno di quanti anni fa. Parole razziste e simboli nazisti apparsi nella stazione di San Vitaliano della Circumvesuviana, la peggiore linea ferroviaria d’Italia secondo Legambiente. A denunciarlo è stato lo stesso presidente dell’Eav, l’ente che gestisce la Circumvesuviana. “Oggi inizia così - ha scritto ieri su Facebook Umberto De Gregorio - Questo abbiamo trovato alla stazione di San Vitaliano! Vandali schifosi razzisti!”.

Le pareti della stazione di San Vitaliano sono completamente imbrattate. Non ci sono solo svastiche e scritte razziste. Si vedono anche una croce celtica, stelle a cinque punte e scritte contro la polizia. Un “Acab” enorme campeggia sui marmi che rivestono una parete vicino a degli ascensori inutilizzabili. “Voglio pagare l’Iva sull’erba che fumo”, è la richiesta con un graffito. Muri della vergogna in una stazione da incubo che attende da tempo di essere riqualificata.

Situata in una zona periferica del comune di San Vitaliano, la fermata versa in condizioni di degrado e insicurezza da anni. È inaccessibile ai disabili, che per viaggiare con i treni della Circumvesuviana devono spostarsi nei comuni limitrofi, e si presenta piena di rischi per tutti, a causa dei danni lasciati dai vandali e dall’abbandono che l’ha portata alla stato di rovina in cui si trova oggi.

Vetri rotti, scale mobili e ascensori fuori uso, brandelli di controsoffitto che rischiano di cadere da un momento all’altro, fili penzolanti. Di alcune insegne e tabelloni è rimasta solo l’impronta. Poi quell’isolamento che la rende così insicura. Nessuno che controlli. Biglietteria chiusa e deserta, personale assente.

“Fa paura”, afferma una mamma uscendo da un convoglio. “Io sono costretta ad accompagnare le mie figlie a Scisciano, perché lì la stazione è più controllata – racconta -. Qua ci sono sempre macchine appartate, siringhe a terra. In passato è capitato anche che hanno incendiato la stazione. È successo un po’ di tutto. Abbandonano l’immondizia. Una volta c’era una macchina incendiata”. “Noi che abitiamo nei dintorni – aggiunge - siamo costretti o ad accompagnare i nostri figli o a spostarci anche per fare il biglietto, qui non è possibile”.

“Abbiamo visto man mano la situazione peggiorare”, afferma un pendolare. Da 30 anni si muove con la Circumvesuviana. Sostenendo che “quella delle svastiche si aggiunge a tutto un modo di vedere le cose”, ipotizza che quelle raffigurate nella stazione siano opera di ragazzini.

Condanna le svastiche e le scritte razziste il sindaco di San Vitaliano, Pasquale Raimo: “Sono atteggiamenti da condannare immediatamente. Queste scritte non ci appartengono, non appartengono ai cittadini di questo paese”. L'Ente Autonomo Volturno (Eav), intanto, stamattina ha provveduto a rimuoverle. Un intervento di riqualificazione è atteso da tempo per la stazione della Circumvesuviana di San Vitaliano. Il progetto c’è, se ne parla da molto, ma i lavori non sono ancora partiti.

“Anche per evitare l’uso improprio della stazione, noi con l’Eav abbiamo sottoscritto una convenzione che prevede la ristrutturazione dell’intera stazione della Circumvesuviana e altre iniziative (verde pubblico, parchetto per lo sgambamento dei cani), per dare nuovamente vita alla stazione di San Vitaliano”, spiega il primo cittadino di San Vitaliano. A ottobre scorso è stata sottoscritta la convenzione e la stazione rinnovata dovrebbe essere consegnata a giugno prossimo, secondo quanto rivela. Un’attesa lunga ancora 6 mesi.

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